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giovedì 2 aprile 2009

FILICUDI, TRA FAR WEST E RITI WOODOO

Ancora intimidazioni, nell'isola di Filicudi. Questa volta la vittima è la ditta catanese 'Di Bella Costruzioni' che lavora al ripristino dei siti archeologici tra le località di Filobraccio e Capo Graziano. Prima sono stati presi di mira i mezzi aziendali con la pratica intimidatoria ormai consolidata sull' isola di smontare le ruote del furgone della ditta lasciandolo appoggiato su dei blocchi di cemento. Infine la scorsa notte, in un atto ben più ripugnante, è stato appesso un gatto nero, morto e sgozzato, davanti all'abitazione del responsabile della ditta. Forse a causa della noia di un' isola che durante l' inverno si allontana dalla civiltà a cui noi, cittadini frenetici, siamo abituati, forse il riappropiarsi di antichi e macabri sacrifici propiziatori di una cultura ormai scomparsa, fatto sta che Filicudi come ogni inverno perde l' atmosfera di 'isola felice' per poi ritrovarla nel turista stressato in cerca di pace. È giunta l' ora che gli abitanti di Filicudi pongano fine a questi deplorevoli atti altrimenti rischiano di essere schiavi dei 'civilizzati' turisti e rinchiusi in una riserva come indiani nella propria terra.

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