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mercoledì 22 aprile 2009

ALICUDI. CAPRETTA SGOZZATA E BARCA INCENDIATA

Ancora un atto tipicamente mafioso nelle Eolie.
Gli hanno fatto trovare, prima, una delle sue quattro caprette, sgozzata e trascinata, sanguinante, dalla stalla alla porta di casa. Dopo a Bartolomeo Taranto, 46 anni, residente ad Alicudi, gli hanno addirittura bruciato la barca. La tranquillità di Alicudi, per via delle poche anime che la popolano d’inverno è risaputa. Negli ultimi tempi, però, sono divampate delle turbolenze sociali, con atti intimidatori di tipico stampo mafioso che minacciano seriamente il sereno proseguo della convivenza locale e con i carabinieri della stazione di Filicudi che, ovviamente, hanno il loro bel da fare nel cercare di scalfire una certa reticenza a parlare. I motivi degli ultimi due atti intimidatori sarebbero da ricondurre alla prossima apertura , da parte di Bartolomeo Taranto, di un’azienda agricola per turismo rurale con 36 posti letto in un parco naturale in località Bazzina. “Qui è diffuso il bracconaggio, agevolato dalla mancanza di controlli”, denuncia Taranto. Le trappole hanno provocato uno sterminio oltre che di capre e pecore anche di cani e gatti. Gli stessi semiresidenti, che non possono accettare tali avvenimenti, sono preoccupati per le loro abitazioni ma hanno paura a lanciare l’allarme su questa vera e propria piaga. E’ evidente – conclude Bartolomeo Taranto- che la nascita della mia azienda darebbe parecchio fastidio”.

Peppe Paino

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