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domenica 29 novembre 2009

FILICUDI. NEGATO IL DIRITTO ALLO STUDIO

Lettera del consigliere comunale Pietro Lo Cascio al Ministro della Pubblica Istruzione On. Gelmini; all’Assessore Regionale Beni Culturali Ambientali e Pubblica Istruzione On. Leanza, al Dirigente del Dipartimento Pubblica Istruzione Assessorato Regionale BB. CC. AA. e P.I. Dr.ssa Monterosso; al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Dr. Di Stefano; al Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale Dr. Ricevuto; al Dirigente scolastico Istituto Tecnico di Lipari Prof.ssa Basile e per conoscenza al Sindaco del Comune di Lipari Dr. Bruno:
Oggetto: obbligo scolastico e diritti negati agli studenti delle isole minori.
Gentili Signori,esiste un obbligo di frequenza scolastica, stabilito per legge fino al secondo anno delle Superiori, ma i diritti e i servizi essenziali per ottemperare tale obbligo non esistono per gli studenti di due isole dell’Arcipelago Eoliano, Filicudi e Alicudi. Per queste isole, il collegamento marittimo con l’isola principale – Lipari, dove ha sede l’unica Scuola di questo grado – viene garantito soltanto due giorni a settimana. Si tratta di scegliere, dunque, se trasferirsi o mandare i propri figli nell’isola maggiore a frequentare la scuola, o non farlo. Non sempre, però, gli abitanti di Filicudi e Alicudi hanno parenti o amici disponibili ad accogliere i propri figli per l’intera durata dell’anno scolastico, e se da un lato è vero che il Comune di Lipari offre un modesto supporto economico (200 euro al mese) per agevolare l’ospitalità da parte di altre famiglie, dall’altro non si può non comprendere il disagio di quelle di origine di fronte a una separazione così drastica dai propri figli, ancora minorenni e affidati a sconosciuti.Quest’anno il problema riguarda una studentessa di Filicudi, regolarmente iscritta all’Istituto Tecnico di Lipari, che però può frequentare le lezioni solo il mercoledì e il venerdì e che vede negato il diritto a costruire il proprio futuro a causa degli assurdi orari dall’unica compagnia di navigazione che serve la sua isola durante la stagione invernale. Ma il prossimo anno? Saranno almeno cinque, sei, sette, le ragazze e i ragazzi che avranno completato le Medie Inferiori e si troveranno, insieme alle loro famiglie, davanti a una scelta difficile, ingiusta, spesso inaccettabile, spesso inaccettata. Le sedi scolastiche distaccate di Filicudi e Alicudi, dove gli studenti frequentano le elementari e le medie, sono dotate di attrezzature per effettuare videoconferenze, grazie al segnale Wi-Max del Comune di Lipari che serve le isole periferiche. L’Istituto Tecnico di Lipari è parimenti dotato di attrezzature adeguate, come le lavagne interattive multimediali, e addirittura vi sono stati tenuti corsi di formazione a distanza; e poi, oggi, bastano un computer e una web cam per abbattere barriere geografiche create da trasporti marittimi inadeguati e inesistenti, grazie ai quali chi vive in un’isola minore fatica a sentirsi un cittadino al pari degli altri cittadini dello Stato italiano. E allora, cosa impedisce a questi studenti di “serie B” di frequentare le lezioni e assolvere l’obbligo scolastico facendo ricorso a questa tecnologia, acquistata grazie a denaro pubblico per fini pubblici? Forse il problema non è mai stato posto agli Uffici e alle Istituzioni competenti. Forse, afferendo le diverse scuole a gestori differenti, non è stato concertato e pianificato un intervento risolutivo per mettere in condizione studenti e docenti di utilizzare queste attrezzature e ovviare al prolema della distanza e dei collegamenti che non ci sono. In ogni caso, chiedo alle SS. LL. di dedicare la necessaria e urgente attenzione al problema posto con la presente, e risolverlo in maniera definitiva, considerando che affrontare un altro anno scolastico in queste condizioni, alla luce dei limiti oggettivi che caratterizzano la realtà territoriale di queste isole, costituirebbe un insulto alla democrazia, al diritto di essere cittadini come gli altri, alla legalità e al futuro dei giovani studenti di Filicudi e Alicudi.
RingraziandoVi per la Vostra attenzione e, anticipatamente, per quanto farete al fine di restituire i diritti negati ai miei concittadini, porgo distinti saluti
Pietro Lo Cascio

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giovedì 26 novembre 2009

APERITIVO LETTERARIO EOLIANO A ROMA

Martedi' 8 dicembre a Roma, presso la sala Rubino al primo piano del Palazzo dei Congressi dell'EUR, alle ore 18.00 la scrittrice Lidia Ravera presentera' il libro di Clara Raimondi "ALLE EOLIE SULLA SCIA DI ULISSE. I diari dei grandi viaggiatori del passato" edito dal Centro Studi di Lipari - un'antologia di brani illustrata con le fotografie delle splendide isole Eolie - insieme al libro "NEL REGNO DI EFESTO"; di Giuseppe La Greca, sui viaggiatori minori delle isole Eolie.

Congiuntamente saranno presentate anche le altre Novita' 2009 edite dal Centro Studi di Lipari, alla presenza di note personalita' del mondo della cultura italiana, fra i quali:- Nino Strano, Assessore al Turismo della Regione Siciliana- Giorgio Benvenuto, Presidente della Fondazione Bruno Buozzi- Michele Benfari, Direttore del Museo Archeologico di Lipari- i giornalisti Alberto La Volpe, Paolo Mauri e Marcello Sorgi- gli altri autori delle Novita' 2009 edite dal Centro Studi di Lipari.

La presentazione sara' realizzata nell'ambito della Fiera nazionale della piccola e media editoria "Piu' libri, piu' liberi" alla quale il Centro Studi Eoliano partecipa come espositore presso lo stand T63 che sara' aperto al pubblico dal 5 all'8 dicembre p.v. dalle ore 10.00 alle 20.00 La serata si proseguira' con un aperitivo a base di prodotti tipici eoliani presso lo stand nr. T63 del Centro Studi Eoliano. Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.

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martedì 24 novembre 2009

FILICUDI. ABUSI EDILIZI, INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE LO CASCIO

E' indirizzata al sindaco di Lipari, e per conoscenza al presidente del consiglio comunale, l'interrogazione del consigliere comunale Pietro Lo Cascio che ha per oggetto: Interrogazione su abusi edilizi fatiscenti e pericolanti a Filicudi e sui motivi della loro mancata demolizione.

Gentile Signor Sindaco,
lungo la via che collega il Porto con Rocca di Ciauli nell’Isola di Filicudi esiste, da diversi anni, un fabbricato di proprietà privata i cui pilastri – come mi è stato ripetutamente segnalato e come ho potuto io stesso verificare – sono chiaramente fatiscenti e pericolanti e gravano sulla strada comunale contigua, rappresentando un evidente pericolo per i passanti. Nel tentativo di comprendere come mai ad oggi non si sia registrato ancora un intervento risolutivo da parte delle istituzioni competenti, ho preso visione della documentazione disponibile presso il III Settore del Comune di Lipari, constatando l’esistenza di una vicenda complessa e – a tratti – anche piuttosto “inquietante”, perché in palese contrasto con la normativa vigente in materia sia di sicurezza del territorio, sia di repressione dell’abusivismo edilizio.

Il proprietario di questo fabbricato, per il quale era stato accertato un abuso edilizio, aveva presentato una domanda di sanatoria, ai sensi della legge 47/85, che però è stata rigettata (rigetto condono n. 37344 del 20/10/03, notificato il 28/10/03). L’Ufficio Illeciti del nostro Comune ha allora emesso un’ordinanza di demolizione (n. 128 del 30/08/04). Il privato non ha però ottemperato alla demolizione, come accertato in data successiva (accertamento di inottemperanza n. 498/PM del 17/02/05); a questo punto, come prevede la legge, l’Ufficio Illeciti del Comune emette una ordinanza di acquisizione (n. 78 del 17/06/05) e puntualmente trascrive il bene alla Conservatoria Immobiliare dei Registri a carico del Comune, in data 13/12/05. Il privato ricorre al TAR, ma il TAR rigetta la richiesta di sospensiva del procedimento con la sentenza n. 215/06 del 26/01/06. Il privato ricorre allora al CGA, ma anche il CGA respinge il ricorso, in data 28/04/06.
Gli atti sono dunque conclusi. L’Ufficio Patrimonio del Comune, a questo punto, avrebbe avuto due alternative: immettersi nel possesso del fabbricato, oppure demolire lo stesso. Eppure, dopo tre anni e otto mesi, il fabbricato e i suoi pilastri pericolanti restano lì, come se nulla fosse accaduto e come se il procedimento sopra riassunto rappresenti solo inutile spreco di tempo e di carta. La vicenda è ancora più grave se si considera che l’Ufficio Illeciti ha già provveduto a segnalare (con nota n. prot. 8226 del 24/03/06) uno “stato di pericolo per opere fatiscenti” relativo all’immobile in questione, rimettendo per provvedimenti contingibili e urgenti gli atti alla firma del Sindaco nella sua qualità di Ufficiale di Governo.

Per questa ragione, intendo interrogarLa per conoscere:

Quali sono i motivi che Le hanno impedito, ad oggi, di sottoscrivere gli atti contingibili e urgenti richiesti e segnalati dal funzionario del II Servizio – Ufficio Illeciti e Sanatorie?
Quando intenderebbe ottemperare e disporre, finalmente, gli atti contingibili e urgenti che Le sono stati sottoposti nell’ormai lontano marzo del 2006?

In attesa di una Sua cortese risposta scritta, che La prego di non girare per conoscenza all’Assessore o al Dirigente di turno ma, gentilmente, semmai di acquisire dagli stessi e fornirmi nei termini previsti dalla legge, La ringrazio anticipatamente e Le porgo distinti saluti.


Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra e Libertà

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lunedì 23 novembre 2009

CALCIO. PRIMA VITTORIA PER IL FILICUDI!

Domenica scorsa il campionato di Terza Categoria Me/A ha visto finalmente materializzarsi la prima vittoria dell' ASC Filicudi. Sul campo "casalingo" dello stadio Montenapoleone di Lipari il Filicudi ha battuto in maniera perentoria il FC Contesse con il risultato di 3-0 regalando un ampio sorriso di speranza ai suoi tifosi. Per quanto riguarda le altre squadre eoliane la Social Romettese ha battuto il Malfa per 2 a 1, mentre lo Stromboli si mette a segno un'altra vittoria casalinga per 6 a 2 contro lo Zafferia. Un pareggio in trasferta è invece il risultato per il Canneto impegnato sul campo del Rometta. Dopo la sesta giornata lo Stromboli, con una gara da recuperare, sale a 8 punti dimostrandosi la squadra più in forma tra le eoliane, il Canneto a 7 (2 gare da recuperare), il Malfa resta 5 (1 gara da recuperare), il Filicudi a 4 (1 gara da recuperare). In testa prosegue la sua marcia la Peloro Annunziata (15 punti) che è passata per 4 a 1 a Venetico.

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venerdì 13 novembre 2009

FILICUDI. VIA LIBERA ALLA GARA D'APPALTO PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLE STRADE

di Peppe Paino

Il prossimo 15 dicembre alla Provincia regionale di Messina si svolgerà la gara d'appalto da un milione di euro (fondi Por, Programma Operativo Regionale) per l'affidamento dei lavori di consolidamento delle scarpate di Filicudi e di messa in sicurezza dei punti più critici della rete viaria. Questo quanto annunciato a Lipari dall'ing. Giuseppe Celi, responsabile della rete viaria provinciale, nel corso della recente riunione al Comune di Lipari alla presenza tra gli altri dell'ing. Bruno Manfrè, responsabile provinciale della Protezione Civile. I lavori consentiranno, finalmente, dopo le innumerevoli richieste del presidente della Circoscrizione Giovannino Rando, di percorrere le vie provinciali che conducono ai luoghi più caratteristici dell'isola come Pecorini mare senza correre rischi. Pericoli attualmente esistenti. Le continue frane, ad esempio, di grossi massi lungo la stessa provinciale per la borgata (che non è chiusa al transito dei mezzi ma solo transennata con l'indicazione di pericolo) stanno comportando ormai da più di un mese la mancata distribuzione della Posta. Gli isolani, tuttavia, si augurano che le opere vengano dirette da professionisti che conoscano bene i luoghi in quanto sostengono che si tratta di una irripetibile occasione per mettere a posto la precaria rete viaria isolana.

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giovedì 12 novembre 2009

MILAZZO-EOLIE-NAPOLI RIPRENDONO I COLLEGAMENTI "A NOLEGGIO"

La SIREMAR SPA comunica che da oggi giovedì 12 novembre il collegamento linea C/1 Milazzo - Isole Eolie - Napoli e viceversa verrà ripristinato con la frequenza e gli itinerari-orari previsti per il corrente periodo dal vigente assetto (partenza da Milazzo nelle giornate di lunedì e giovedì alle ore 10.15 e da Napoli il martedì e venerdì alle ore 20.00), con nave provvista di ampia disponibilità di comode sistemazioni notturne e servizi di ristorazione a disposizione dei Signori Passeggeri. Aggiungiamo noi che la nave in questione è la "Gianni Morace" noleggiata per l'occasione dalla compagnia trapanese Ustica Lines che aveva acquistato il traghetto tre fa (quando si chiamava "Vittorio Carpaccio") dalla stessa Siremar sottoponendola ad un profondo restyling di tutti gli interni. L'operazione, alquanto bizzarra ma ormai per nulla sorprendente, si è resa necessaria dopo che il RINA, registro italiano navale, ha dichiarato che il traghetto "Pietro Novelli" della Siremar non è nelle condizioni di garantire la sicurezza dei passeggeri e non può navigare. Prima di essere bloccata dalla Capitaneria di porto di Milazzo la "Novelli" veniva impiegata nella linea con le isole minori dell'arcipelago eoliano con tutti i rischi connesi e che solo ora sono noti. Continua così l' odissea di una compagnia alla deriva che si avvicina ad una privatizzazione piena di incertezze per i residenti eoliani.

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mercoledì 11 novembre 2009

IL SINDACO DI SANTA MARINA SALINA PRONTO A COMPRARE IL TRAGHETTO "FILIPPO LIPPI"


di Piera Trimboli
Il sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo, provoca le istituzioni nazionali, regionali, e provinciali, manifestando la propria intenzione di comprare la nave, Filippo Lippi, armandola per l’entrata in servizio nelle Eolie, in modo da garantire un servizio sociale che vada ad integrarsi con ciò che rimane dei servizi offerti dal vettore Siremar. "Tale importante e onerosa scelta si rende necessaria, a costo di vendere parte del patrimonio immobiliare comunale, - scrive il Sindaco - per sopperire alle mancanze del Governo Nazionale, Regionale e Provinciale, che dovrebbero garantire senza vincolo alcuno, né tantomeno di tipo economico, le esigenze di mobilità delle popolazioni delle isole minori, alla pari dei cittadini italiani che risiedono sulla terra ferma". L'iniziativa del sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo, arriva dopo mesi e mesi di trattative, proposte, incontri che però non hanno mutato la situazione di disservizio del vettore Siremar.
Negli scorsi giorni si è inoltre diffusa la notizia che il Governo Italiano ha dato il via alla privatizzazione della Società Tirrenia S.p.a., concordando con le Regioni Toscana, Campania-Lazio e Sardegna la cessione delle relative Società di navigazione regionali (Toremar, Caremar e Saremar) alle stesse Regioni, con esclusione della Sicilia e della Siremar, la quale, quindi, secondo le ultime notizie, sarà privatizzata in blocco con la Tirrenia S.p.a.; stando così le cose è facile immaginare che le tratte eoliane risulteranno appetibili ai vettori privati solo ed esclusivamente nei periodi di maggiore affluenza turistica, quindi in estate, diventando economicamente sconvenienti durante i periodi invernali, che a dire degli stessi vettori privati, non potranno essere garantiti senza finanziamenti pubblici.
Una situazione questa, ritenuta ormai non più sostenibile per i disagi quotidiani che le popolazioni eoliane affrontano, per non parlare poi dei diritti alla Sanità, allo Studio, al Lavoro, garantiti costituzionalmente e connessi con l’inscindibile diritto alla mobilità, che risultano inevitabilmente violati.

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venerdì 30 ottobre 2009

EOLIE. 350 MILA EURO GRAZIE AI TURISTI


Anche quest’anno sono stati incassati dal Comune di Lipari circa 350 mila euro con il ticket pagato dai turisti sbarcati alle Eolie. Una cifra per nulla insignificante in questi tempi di crisi e che evidenzia un afflusso consistente di turisti nell'arcipelago eoliano durante la recente stagione estiva. Il ticket del valore di 1euro viene incassato direttamente dalle compagnie di navigazione che assicurano i collegamenti marittimi da e per le Eolie e anche dai titolari dei pontili galleggianti per quel che riguarda i diportisti. Mentre chi questa estate ha voluto provare l'ebbrezza di avventurarsi nella scalata dei crateri di Stromboli e Vulcano ha dovuto pagare la tassa di 3 euro. Il dato è stato comunicato dal dirigente del settore Economia e finanze Francesco Subba. Il sindaco Mariano Bruno nella veste di Funzionario delegato per l’emergenza (perenne) ha gia’ previsto interventi per oltre 320 mila euro. La maggior parte delle somme e’ destinata a interventi di manutenzione di strade, e 55.200 euro saranno spesi per arginare la tracimazione dei torrenti. Tra gli altri impegni finanziari, il servizio autobotte a Vulcano 17.528 e il pagamento del lavoro straordinario a ispettori della polizia municipale. Ci auguriamo che una parte di questi soldi arrivi anche a Filicudi che, da troppo tempo ormai, necessita la messa in sicurezza di strade e sentieri.

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giovedì 29 ottobre 2009

BELQUIS ZAHIR, UNA PRINCIPESSA A FILICUDI

da un articolo di strettoindispensabile
Nell’isola ha ritrovato le sensazioni provate da bambina nel suo Paese. Il suo volto è quello di tante donne trasformate in fantasmi dai Talebani.
C’era una volta, in un regno molto lontano, una piccola principessa allegra e spensierata, che si divertiva a giocare a nascondino nel palazzo del re. Ma un giorno, uno dei tanti, appare di colpo uno zio cattivo che in un battibaleno s’impadronisce del regno e del trono del caro nonnino.Fu così che Belquis Zahir, ancora una bimba, si ridestò improvvisamente dal mondo incantato della monarchia, come vogliono le favole, per ritrovarsi con la sua famiglia in cerca di un riparo e di accoglienza in un altro Paese.In questa storia, che non è invenzione, ma cruda realtà: per Belquis infatti, nipote dell’ultimo re dell’Afghanistan, nonostante siano trascorsi 30 anni tutto questo è ancora un incubo da dimenticare. Oggi la principessa, che di principesco non osa ostentare nulla se non l’eterea grazia dei lineamenti e la nobile natura del suo animo. Belquis coltiva vari interessi e nel cassetto conserva oltre il titolo regale un certificato di architettura per interni, conseguito alla Thecnical school di Londra.
Anelli, scultura e lettini pakistani (sdraie annodate in corda), sono i suoi prodotti manufatturieri dove etnicità afghana e gusto prettamente «Belquisiano» si fondono bene.
Dopo l’Inghilterra e i fiori irlandesi, la Thailandia e le sue palafitte, i Caraibi e le sue spiagge bianche infarinate di cocco, Filicudi è la sua terra di conquista. Belquis oltre a conquistare la gente isolana ha comprato anche una casa in antico stile eoliano che ha arredato da sola. Al posto del «Palmento» ha realizzato un’ampia cucina in muratura con tanto di dispensa riposta nel pozzetto in cui andava a finire l’uva pigiata. Il bagno invece sostituisce la cucina; l’antico focolaio è stato soppiantato da un lavandino, un misto tra una fonte battesimale e un pezzo di fontana, la parete conica del comignolo è percorsa da un lungo specchio di valore con due lampadari che fanno da cornice.
Dulcis in fundo; la pancia del forno che ormai non serve più a cuocere il pane è un’accogliente cabina in cemento per rilassarsi ritualmente sotto una doccia calda.
Perché a Filicudi?
«Anni fa, quando venni ospite di un mio carissimo amico, ho subito ricevuto una calorosa sensazione di sintonia con il paesaggio naturale e vi ho intravisto una somiglianza, per certi aspetti, alla mia terra d’origine.
Poi ho provato a trascorrervi un periodo più lungo durante l’inverno ed il risultato fu quello di averci “ piantato le tende”. Filicudi a primo impatto può generare panico e insicurezza.
A me l’isola ha fatto pensare al grembo di una madre che coccola e veglia sul suo bambino. Mi sento protettae al sicuro dall’inquinamento acustico, dalla globalizzazione, come tendenza ad assomigliarci tutti e dalla frenesia della vita».
Ti capita di annoiarti?
«Assolutamente no. Filicudi è un microcosmo da cui puoi osservare il cielo stellato e i cicli lunari per intero da qualunque finestra della tua casa, senza la trappola dei palazzi attorno».
Come sono i filicudari?
«Il clima è caldo come gli stessi isolani, forse grazie al sole: altrove le persone tendono ad essere tristi a causa di pioggia e freddo. Poi qui si ha più tempo per se stessi. Il rapporto con la gente è splendido.
Mi piacerebbe mangiare e ballare insieme, come si faceva una volta anche qui».
Cos’è l’Afghanistan per te?
«Manco da quasi trent’anni, ma il pensiero è lì e il mio sogno è che si dia fine per sempre alle guerre civili.Penso che per superare i problemi dell’Afghanistan di oggi si dovrebbe lottare prima contro l’analfabetismo.
L’integralismo islamico fa infatti leva sull’incapacità di moltissimi fedeli di leggere le scritture del corano. Lì non sta scritto ciò che invece viene imposto loro con la forza, specie alle donne».
Gabriella Federico

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martedì 27 ottobre 2009

FILICUDI. ANCORA MASSI SULLA STRADA PER PECORINI MARE. OGGI VERTICE COMUNE - PROTEZIONE CIVILE

da Gazzetta del Sud
Paradiso d'estate, purgatorio d'autunno, inferno d'inverno. Poveri abitanti delle isole minori, povera Filicudi dimenticata sul fronte dei trasporti marittimi; abbandonata, dopo la clamorosa fuga di qualche settimana fa, su quello dei soccorsi sanitari dalla Croce rossa e sempre più a rischio per automobilisti e scooteristi per quelle strade interessate, con allarmante frequenza, da frane di veri e propri macigni. Si parlerà anche di questo nel corso del vertice di Protezione civile che si svolgerà questa mattina al palazzo di via Falcone e Borsellino, per fare il punto di tutte le emergenze presenti nell'arcipelago alla presenza tra gli altri del responsabile provinciale ing. Bruno Manfrè. Frattanto non resta che registrare un altro intervento della provvidenza lungo la martoriata provinciale Pecorini-Pecorini mare. Intorno alle 18,00 di sabato, per l'esattezza, grossi massi del peso di alcuni quintali si sono staccati dalla parete rocciosa che sovrasta l'arteria. Letteralmente miracolati due giovani rispettivamente, a bordo di un motorino e di un'autovettura i quali stavano percorrendo la strada in entrambi i sensi di marcia. Sul posto sono subito intervenuti i Carabinieri al comando del maresciallo Fabio Scardino, i quali hanno nuovamente interpellato gli organi competenti.

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lunedì 26 ottobre 2009

CALCIO. TERZA CATEGORIA. PAREGGIO AMARO PER IL FILICUDI

1-1 è il risultato della partita che vedeva fronteggiarsi il Filicudi e la Social Romettese nello stadio Franchino Montenapoleone di Lipari. Un risultato che va certo stretto al Filicudi che dopo essersi portato in vantaggio ha visto vanificare i propri sforzi in pieno tempo di recupero. Al 93' infatti la Romettese trovava il gol del pareggio su calcio d'angolo. Pareggio anche nel derby eoliano tra Stromboli e Malfa.

I risultati della 2° Giornata di campionato di Terza Categoria girone Me/A

Pompei - Peloro 1 - 3
Stromboli - Malfa 2 - 2
Venetico - Contesse 1 - 6
C. Rometta - Messina S. 1 - 0
Filicudi - S. Romett. 1 - 1
Robur - M. Audace 3 - 5
Zafferia- Canneto rinviata

Classifica

Contesse 6
Peloro Annunziata 6
Città di Rometta 4
Messina Sud 3
MessinAudace* 3
Social Romettese 2
Malfa* 1
Stromboli* 1
Filicudi 1
Canneto** 0
Zafferia** 0
Robur 0
Pompei* 0
Venetico 0


*una partita in meno
**due partite in meno


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venerdì 23 ottobre 2009

ANCORA SOCCORSI IN MOTO APE ALLE EOLIE

A Filicudi è ancora vivo il ricordo dell'episodio occorso una decina di giorni fa all'insegnante dell'isola, Angela Scaramuzzino che con una frattura scomposta di tibia e perone è stata trasportata con mezzi di fortuna al porto in attesa dell'aliscafo perchè l'ambulanza destinata al soccorso sull'isola era stata inspiegabilmente fatta imbarcare il giorno 10 ottobre alla volta di Milazzo. Così come è accaduto per l'automezzo di stanza a Vulcano. Tutto ciò nonostante una delibera del Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana della Sicilia prevedesse la presenza sulle isole di Panarea, Vulcano e Filicudi dal 15 giugno al 30 dicembre circa. (Vedi documento
http://www.crisicilia.it/progetti/progettoeolie2009.zip). A nulla sono servite le proteste, tardive, del sindaco Mariano Bruno all'assessore alla Sanità siciliana Massimo Russo. È di ieri la notizia riportata dall'agenzia Ansa dell'ennesimo soccorso da terzo mondo a Panarea. Un uomo, di 46 anni, si è ferito gravemente in un incidente stradale e per trasportarlo all’elipista i soccorritori hanno dovuto ricorrere all’utilizzo di una motoape in quanto l’ambulanza in dotazione al presidio medico, dopo 16 mesi, risulta ancora guasta. Il medico di guardia ha dovuto chiamare due volontari del posto per tenere ferma la lettiga, che rischiava di scivolare in strada, sul cassone del mezzo e per tenere la flebo del paziente. L’uomo è stato trasferito con l’elicottero del 118 all’ospedale Piemonte di Messina ed è fuori pericolo.

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giovedì 22 ottobre 2009

LA CASA EOLIANA. ESEMPIO DI ECOCOMPATIBILITÀ

foto di Adriano Bacchella

Le case antiche in stile eoliano venivano costruite con i materiali esistenti: la calce idrata che era leggera e facile da trasportare con le navi e veniva usata con la sabbia per fare la malta, le pietre del posto, pali di castagno o di abete per i travi. I muri esterni erano spessi e costruiti a sacco, le case più antiche avevano uno strato esterno di pietre e malta di calce e dentro lo spessore, a volte anche di cm. 80 o 100, terreno e pietre, mentre i solai avevano una tecnica particolare: travi posti a cm. 40 l'uno dall'altro, stuoie di canne sui travi, uno strato di pietre, malta di calce e sabbia battuta bene e che diventava dura e compatta come cemento armato.Una curiosità costruttiva è l'antisismicità che era stata ottenuta nelle costruzioni: fondazioni fatte con pietre "vive" (cioè particolarmenti pesanti e dure), mura a sacco con pietre vive, terreno, malta e solai con strato di pietre "morte" (cioè leggere e friabili). In questo modo la casa aveva una base pesante, mura robuste e solaio leggero e poteva "galleggiare" sul terreno in caso di scosse. Alcune delle case più antiche, anche su due livelli, avevano mura più spesse e fondazioni a volte profonde appena cm.30. Lo stile eoliano era semplice e pratico: - cubi perfettamente squadrati e facilmente costruibili; - all'esterno i cubi venivano ingentiliti con i "rifasci", bordi a sbalzo di colori diversi posti sui lati della casa e delle porte, oppure con sculture, sempre in malta, poste sul tetto e che rappresentavano dei capperi; - le case potevano essere ampliate aggiungendo altri cubi a seconda delle necessità della famiglia semplicemente costruendo tre pareti ed appoggiando il nuovo solaio su un lato dell'esistente; - le pareti spesse consentivano di trattenere il calore prodotto con il braciere d'inverno e rendevano le camere fresche in estate; - all'interno della camera più importante c'era un piccolo soppalco (mezzanino) che veniva utilizato per conservare i cibi; - il bagno, piccolissimo, era fuori della casa per motivi d'igiene, conteneva solo un sedile di muratura ed un foro che andava dritto nel pozzo nero sottostante in modo che non fosse necessaria l'acqua per scaricare, ma si usava la calce viva per disinfettare; - la cucina era generalmente piccola e costituita da una fornacella a due o tre fuochi ed aveva quasi sempre un forno per il pane, a volte due forni, uno grande il pane ed uno piccolo per i dolci. Nelle case più ricche la cucina era grande e sul forno c'era un soppalco dove era possibile dormire d'inverno al calore generato dal forno; - all'esterno della casa c'era il terrazzo con le panche (bisuoli) in muratura, colonne (pulera) che sostenevano un pergolato a vite, il lavatoio, la vasca per la tintura delle reti, la cisterna da cui attingere l'acqua piovana che veniva raccolta per caduta dai tetti; - la bocca della cisterna era sempre di lato al lavatoio e questo, essendo posto all'esterno, consentiva il recupero dell'acqua utilizzata per lavare per innaffiare l'orto antistante il terrazzo; - c'erano due tipi di magazzini: la pinnata ed il palmento. La pinnata era un magazzino dove riporre gli attrezzi ed era costituita da un solaio appoggiato ad una parete della casa o semplicemente ad un muro ed aperta su almeno un lato . Il palmento era il posto dove si pestava e si raccoglieva il vino con un ingegnosissimo sistema di torchiatura con leve e massi che consentiva a pochissime persone di fare una mole di lavoro enorme.


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mercoledì 21 ottobre 2009

FILICUDI. FURTO D'ACQUA AL PORTO. ARMATORE ASSOLTO


(Gazzetta del Sud) Un armatore di Milazzo, Marcello Taranto, di 35 anni, è stato assolto dal giudice monocratico di Lipari, Ennio Fiocco, dall'accusa di furto di ben 5 mila litri di acqua potabile che sarebbe stata prelevata - secondo l'originaria accusa - dalla rete idrica pubblica e che serve l'attracco delle navi nel porto dell'isola di Filicudi. Taranto, difeso dall'avv. Paolo Pino del Foro di Barcellona, al comando della nave ammiraglia dell'omonima flotta della società di famiglia, la "Taranto Navigazione", che effettua regolarmente minicrociere alle Isole Eolie, era finito nei guai il 21 luglio del 2004 perché sul molo di Filicudi era stato trovato un tubo steso fino ad una delle fontane di proprietà comunale.
Da un accertamento fatto nell'immediatezza dei fatti fu stabilito che la motonave di cui era comandante l'imputato aveva sottratto 5 mila litri di acqua, anche perché - secondo l'accusa - la motobarca che aveva a bordo 12 passeggeri aveva il dissalatore di bordo guasto. Nel processo che ha mandato assolto l'imputato, il difensore avv. Paolo Pino, ha dimostrato che l'armatore, pur avendo avuto a bordo delle difficoltà per il gusto del dissalatore, non aveva rubato l'acqua mentre invece aveva prestato ad altra imbarcazione che ne aveva bisogno il tubo ritrovato sul molo e attraccato alla fonte pubblica. Di diverso parere era stato il pubblico ministero d'udienza Francesco Cannavò, il quale aveva chiesto la condanna dell'imputato a sette mesi di reclusione. Il processo si è però concluso con l'assoluzione piena. (l.o.)

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martedì 20 ottobre 2009

FILICUDI CALCIO. ESORDIO AMARO

Comincia con una sconfitta il campionato di Terza Categoria per il Filicudi che ha come unico obiettivo la promozione a Seconda dopo che l'anno scorso ha visto sfumare le proprie ambizioni ai play-off. Il Peloro Annuziata si è imposto sulla squadra filicudara con un 2 a 1 al termine di una partita combattutta fino alla fine.
Di seguito riportiamo il calendario:

MD Data Orario Risultato
1 18/10/2009 15:30 Peloro Annunziata - Filicudi 2 - 1
2 25/10/2009 12:00 Filicudi - Social Romettese
3 01/11/2009 12:00 Pol. Pompei - Filicudi
4 08/11/2009 12:00 Filicudi - Messina Sud
5 15/11/2009 12:00 Zafferia - Filicudi
6 22/11/2009 12:00 Filicudi - Contesse
7 29/11/2009 12:00 Stromboli Scirocco - Filicudi
8 06/12/2009 12:00 Filicudi - Messina Audace
9 13/12/2009 12:00 Robur - Filicudi
10 20/12/2009 12:00 Filicudi - Pol. Malfa
11 17/01/2010 12:00 Venetico - Filicudi
12 24/01/2010 12:00 Pol. Canneto - Filicudi
13 31/01/2010 12:00 Filicudi - Pol. Città di Rometta

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venerdì 16 ottobre 2009

EOLIE. IL SINDACO PROTESTA PER L'ABBANDONO DELLA CROCE ROSSA

"Improvvisa chiusura postazioni di Croce Rossa nelle isole di Vulcano e Filicudi" è l'oggetto della nota che il sindaco di Lipari Mariano Bruno ha inviato all'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo.

IL TESTO:

Questa Amministrazione chiede di sapere se la S.S. è stata messa a conoscenza della grave improvvisa decisione della Croce Rossa Italiana di abbandonare, sì proprio abbandonare, le isole di Vulcano e Filicudi, portandosi via suppellettili ed ambulanze, dopo essere stata ospitata nelle strutture messe a disposizione nelle stesse isole. La prontezza dell’Ispettore Capo di P.M. Li Volsi, il quale si è messo in contatto con alcuni responsabili della Croce Rossa, ha consentito, quantomeno, che l’ambulanza a Vulcano potesse essere trattenuta, diversamente da quanto è avvenuto nell’isola di Filicudi. In atto, in quest’ultima, dove è stato svolto un ottimo servizio durante il periodo estivo, gli ammalati vengono trasportati con un furgone di carattere commerciale della struttura denominata “Villa La Rosa”. L’episodio denunciato, a fronte delle concrete difficoltà rappresentate, potrebbe fare intravedere una interruzione di servizio di pubblica utilità, creando gravi carenze d’intervento sanitario a danno dei cittadini, in dispregio anche delle norme costituzionalmente sancite a tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. Nelle isole medesime vi sono soggetti disponibili a seguire corsi di volontariato, quindi in grado di potere assicurare adeguati interventi. Si chiede, pertanto, alla S.S. di volere intervenire urgentemente, impartendo disposizioni a che sia ridestinata un’ambulanza nell’isola di Filicudi, già penalizzata per diverse criticità comuni alle altre isole, onde restituire tranquillità ai suoi abitanti. Certamente, non vanno trascurate le difficoltà in cui versano, in atto, le isole di Panarea e di Stromboli alle quali sono state assegnate dal Comune di Lipari - Protezione Civile - due ambulanze mai prese in carico dalle strutture sanitarie, nonostante le reiterate richieste, e che, nel momento del soccorso, fanno emergere problemi riguardo alle responsabilità nella conduzione degli automezzi in parola. Si impone, quindi, per tutte le isole un servizio di volontariato che miri a formare gruppi locali che, all’occorrenza, possano anche espletare servizio di pronto soccorso e d’emergenza previa dotazione di mezzi e strumenti adeguati.


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lunedì 12 ottobre 2009

FILICUDI. L'AMBULANZA PER TURISTI SE NE VA E SI RITORNA AL SOCCORSO "FAI DA TE". AUGURI DI PRONTA GUARIGIONE MAESTRA!

(Peppe Paino) L'estate è finita... andate in pace. Non è un ironico slogan di fine stagione quanto un'eloquente metafora sulle attuali condizioni di vita nelle isole minori del Comune di Lipari dopo la bella stagione . Allo stato di precarietà dei trasporti marittimi, si aggiunge adesso una vera e propria emergenza: manca, infatti, chi si occupa dei soccorsi sanitari in due isole.
Da sabato pomeriggio, infatti, a Filicudi e Vulcano i pochi residenti non hanno neanche diritto a fruire del servizio svolto nei mesi scorsi, tra non poche difficoltà, dalla Croce Rossa. Gli addetti hanno , infatti, lasciato, si sostiene su precise disposizioni provenienti da Palermo, i rispettivi presìdi di Pecorini Mare a Filicudi e della Guardia Medica a Vulcano per imbarcarsi sui mezzi marittimi per Milazzo. A Vulcano, addirittura, il sindaco, durante il viaggio di ritorno dai funerali di Messina per le vittime dell'alluvione, ha fatto in tempo ad avvisare il vigile urbano Sergio Li Volsi, il quale , quantomeno, è riuscito a bloccare l'ambulanza, trasferita nuovamente al presidio isolano ma intoccabile se non da personale autorizzato. A Filicudi la comunicazione è purtroppo giunta in ritardo. Il vigile era in servizio a Lipari e i carabinieri hanno saputo della "fuga" solo dopo la partenza della nave. E, ieri, domenica, si è visto cosa può accadere: una delle due maestre, A. S., si è fratturata la caviglia ed è stata trasferita dai medici di guardia in braccio fino all'imbarco sull'aliscafo per Lipari. Isola nella quale ha dovuto attendere, accompagnata dal marito, un altro mezzo veloce per Milazzo per il successivo trasferimento in ospedale.
Su tutte le furie il presidente della Circoscrizione di Filicudi, Giovannino Rando, il quale ha fatto l'impossibile per soddisfare anche le più banali richieste degli operatori allocati nella sede comunale. E non l'ha presa affatto bene il sindaco Mariano Bruno che, prima dell'estate, si era prodigato, attraverso la Croce Rossa per risolvere gli antichi problemi del soccorso nelle due isole.
«Quanto avvenuto - ha dichiarato il primo cittadino - è inconcepibile. Non rispetta le intese raggiunte con l'ex presidente della Cri, D'Alcontres, il quale aveva assicurato che tali strutture sarebbero rimaste nelle isole quanto meno fino alla fine dell'anno ed avrebbero assicurato un servizio di formazione e di informazione ad un gruppo di volontari locali, i quali avrebbero poi curato il servizio nelle due isole. Partirà - ha annunciato il sindaco - una formale protesta nei confronti degli attuali responsabili i quali non hanno sentito nemmeno il dovere di affrontare le autorità locali . In particolare - ha avvertito Bruno - il servizio con ambulanza dovrà essere immediatamente ripristinato nell'isola di Filicudi perché altrimenti si crea di fatto una turbativa dell'ordine pubblico, configurandosi anche una possibile omissione di soccorso con mezzi adeguati.
A Panarea, intanto, un altro "soccorso vergogna". Un uomo di 70 anni, di Napoli, ha accusato un blocco intestinale. In assenza di un'autoambulanza, è stato caricato sul cassone di una motoApe e trasportato all'elipista.

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giovedì 8 ottobre 2009

FILICUDI STYLE. CASA FRANCO


foto di Adriano Bacchella





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mercoledì 7 ottobre 2009

FILICUDI. ANCORA TRE TARTARUGHE MARINE IN DIFFICOLTA'


Tre esemplari di tartaruga Caretta caretta, in apparente difficoltà, sono stati recuperati ieri pomeriggio nel tratto di mare compreso tra Filicudi e Alicudi. Le testuggini sono stati individuate al largo del monumentale faraglione de "la Canna". Secondo quanto riferisce il giornalista Peppe Paino, avvistate dal giovane Antonello Berenati in barca con alcuni amici sono state caricate a bordo per le difficoltà accusate, secondo i soccorritori, nell'immersione. Le Caretta caretta sono state, quindi, precauzionalmente trasferite al porto in attesa dell'aliscafo che le portasse a Lipari. Giunte sull'isola sono state quindi consegnate alla Guardia Costiera che questa mattina le ha inviate, sempre a bordo di un altro aliscafo, a Messina per poi essere trasferite molto probabilmente nel Centro Provinciale Recupero Tartarughe Marine di Comiso (RG). La Caretta caretta è la tartaruga marina più comune del Mar Mediterraneo. La specie è fortemente minacciata in tutto il bacino del Mediterraneo e ormai al limite dell'estinzione nelle acque territoriali italiane.


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lunedì 5 ottobre 2009

FILICUDI. FRANA SULLA STRADA PER PECORINI

Una frana a Filicudi ha parzialmente interrotto la strada che collega il Porto con la località di Pecorini Mare. Lo smottamento si e’ veriticato in località Pecorini tra i giorni di venerdì e sabato ed ha investito la strada che e’ stata transennata dalla Protezione Civile giunta sull’isola la domenica. Per fortuna durante i due smottamenti non transitavano mezzi o persone e nella zone non sono presenti abitazioni. Rimangono sull’asfalto due enormi massi staccatisi dal costone che ostruiscono buona parte della carreggiata rendendo perciò possibile il transito solo a mezzi di piccole dimensioni. Nell’isola si e’ recato anche il dirigente del Comune di Lipari Nico Russo per una ricognizione. Gli abitanti hanno sollecitato un urgente intervento da parte della Provincia per mettere in sicurezza il costone e per riaprire la strada.

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PERSORSI ALLA SCOPERTA DEI SENTIERI DELLE EOLIE


Torna, dall'11 ottobre al 13 dicembre, la sesta edizione di "Conosci le tue isole?", programma di escursioni per isolani e visitatori organizzato dall'associazione Nesos di Lipari.
Confidando in un autunno clemente, l'associazione Nesos di Lipari invita ospiti e isolani a partecipare alla sesta edizione di “Conosci le tue isole?”, un programma di escursioni alla scoperta dei sentieri e della natura delle Eolie, accompagnate da guide AIGAE.
La manifestazione, che avrà inizio domenica 11 ottobre e si concluderà domenica 13 dicembre, si articola in sette tappe che toccheranno Lipari, Salina, Vulcano, Filicudi e Panarea, alla scoperta dello straordinario patrimonio paesaggistico e naturalistico, lungo le vecchie strade comunali e i sentieri delle riserve.
Oltre che un’occasione di incontro per gli appassionati del trekking e della natura, il programma vuole essere uno stimolo alla conoscenza, al recupero e alla valorizzazione della rete sentieristica delle isole, che rappresenta una importantissima risorsa per le comunità isolane e per il turismo, purtroppo soggetta da tempo a un generale abbandono e a un profondo degrado.
Informazioni e programma completo su http://www.nesos.org/

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venerdì 2 ottobre 2009

FILICUDI. IL SINDACO A PECORINI PROMETTE UN INTERVENTO RAPIDO


Apprendiamo dal sempre ben informato Peppe Paino che questa mattina il sindaco Mariano Bruno si è recato a Filicudi per vedere con i propri occhi lo stato in cui versa l'approdo di Pecorini. I respingenti del molo, ormai deteriorati, non garantiscono più un ormeggio sicuro agli aliscafi che rischiano di danneggiare le ali. Nei giorni scorsi, in più di un'occasione il comandante dell'aliscafo è stato costretto a far eseguire le operazioni di sbarco-imbarco ormeggiando di prua, assumendosi delle grosse responsabilità.
Ricordiamo che l'approdo di Pecorini risulta fondamentale nei casi in cui condizioni meteomarine avverse impediscano l'attracco al Porto. Il punto di attracco laterale del porto di rifugio di Pecorini sarà sistemato al più presto. Lo ha assicurato il sindaco Mariano Bruno dopo il sopralluogo effettuato (con la presenza del tecnico Renzo Giunta e dell'imprenditore edile Antonio Scafidi) nella struttura che necessita da tempo di alcune quanto fondamentali modifiche per essere pienamente agibile. Sarà liberato da alcuni scogli anche il fondale sottostante affinchè le operazioni dei mezzi veloci si compiano nella più assoluta sicurezza. I lavori saranno effettuati con i fondi del ticket. E non saranno gli unici, afferma il sindaco.

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giovedì 1 ottobre 2009

ABUSIVISMO EDILIZIO ALLE EOLIE. DEMOLITA MAXI VILLA A PANAREA


Una villa panoramica abusiva e' stata demolita a Panarea, l'isola piu' mondana delle Eolie, dopo una luna controversia. L'immobile, di 180 metri quadrati, era stato realizzato da un uomo di Messina sette anni fa nell' esclusiva localita' di Drautto che si trova nella zona sud di Panarea. Oltre ad offrire una splendida spiaggia (cala Zimmari l'unica di sabbia dell'isola e dove un tempo venivano a deporre le uova le tartarughe "caretta caretta") e i resti di un villaggio preistorico (nell'altipiano del Milazzese), a Drautto vi è quella che da molti viene considerata la baia più bella dell'arcipelago delle Eolie: CalaJunco.
Dopo i rilievi dei tecnici comunali e della polizia municipale di Lipari, era stata emessa ordinanza di demolizione ma il proprietario aveva fatto ricorso al Tar di Catania, che lo avva accolto. Per definire la 'querelle' la Regione aveva anche nominato un commissario straordinario, Mario Sacco.
Il dirigente Biagio De Vita e il responsabile dell'Ufficio Illeciti del Comune di Lipari Claudio Beninati - però - avviarono nuovamente l'iter e inviarono un'altra ordinanza di demolizione stavolta notificata entro i novanta giorni previsti dalla legge ed eseguita dal proprietario della villa 'fuorilegge' che ha provveduto all'abbattimento a sue spese. Sono in totale una quarantina i fabbricati abusivi demoliti finora nelle Eolie, inserite nella lista Unesco del patrimonio dell'umanita'. Per altri immobili 30 sono in corso le procedure amministrative.

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martedì 29 settembre 2009

ALICUDI E FILICUDI SNOBBATE DA SIREMAR. INSORGE IL PRESIDENTE DI CIRCOSCRIZIONE


da Gazzetta del Sud- Peppe Paino

Siremar sempre più in alto mare e forti disagi per gli utenti. I marittimi di Federmar- Cisal hanno attuato ieri lo sciopero di 24 ore anche nei collegamenti da e per l'arcipelago eoliano ma i collegamenti essenziali sono stati garantiti per tutte le isole tranne che per Filicudi e Alicudi. Residenti bloccati a Lipari, tra maltempo e sciopero, per due giorni e su tutte le furie.
Il presidente della circoscrizione Filicudi-Alicudi, Giovanni Rando, ha annunciato che denuncerà alla Procura della Repubblica di Barcellona la società di stato per i disservizi arrecati. «Siamo costretti a farlo», ha dichiarato il presidente della Circoscrizione Filicudi-Alicudi, Giovanni Rando. " «Dopo i disagi del piano con tre soli aliscafi per tutto l'arcipelago- spiega Rando- che di fatto, da metà settembre ha praticamente fattO fuori Filicudi e Alicudi dai collegamenti con Lipari e con la terraferma, a mortificarci adesso è stata l'esclusione delle due isole dallo svolgimento dei collegamenti essenziali nella giornata di sciopero. Per i residenti bloccati a Lipari è stato umiliante aver letto il cartello affisso sulla porta dell'agenzia Siremar recante le destinazioni di ieri: Pensate che da Lipari hanno viaggiato anche per lo scalo più piccolo del mondo che è quello di Ginostra. Ma per Filicudi – Alicudi, nulla. Incredibile».
«Abbiamo chiesto- ha aggiunto Rando- insieme al sindaco, una corsa speciale in aliscafo ma non ce l'hanno data. Interpelleremo anche il nostro amico, on. Luca Barbareschi, presidente della Commissione Trasporti alla Camera e semi residente nell'isola affinchè possa darci una mano a rendere visibili le esigenze di chi vive in luoghi come i nostri».
«Vorremmo ricordare- ha concluso Rando- che siamo cittadini eoliani, della Regione siciliana e dello Stato italiano anche noi».
Un concetto elementare di difficile recepimento.

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lunedì 28 settembre 2009

EOLIE. OGGI SCIOPERO LAVORATORI SIREMAR


Oggi i marittimi della Siremar aderenti a Federmar-Cisal, imbarcati sugli aliscafi e sui traghetti che assicurano i collegamenti da e per le isole minori siciliane, si fermeranno per 24 ore. Saranno, in ogni caso, assicurati i servizi essenziali previsti dalla legge 146/90 e dagli accordi in essere. "Questa organizzazione sindacale - ha sostenuto Accardi - proclamato lo stato di agitazione, ha dovuto prendere atto che la Siremar non ha voluto esaminare le problematiche illustrate, in materia di regolarizzazione ed adeguamenti degli status contrattuali del personale navigante, anche in presenza dei diritti acquisiti, e di riconoscimento di qualifiche e mansioni per il personale amministrativo". "La Federmar - Cisal - prosegue la nota - ha sempre espresso viva preoccupazione per i posti di lavoro, in quanto il proposito del Governo di trasferire le societa' minori del Gruppo Tirrenia alle rispettive Regioni con l'obbligo, dettato da precise disposizioni dell' Unione Europea, di affidare i servizi di collegamento con le isole minori, oggi gestiti dalla Siremar, tramite procedure di aggiudicazione aperte e non discriminatorie, in assenza di un programma quale garanzia sociale, potrebbe divenire motivo di disoccupazione. Gare aperte significa la partecipazione di chiunque abbia i titoli richiesti, quindi per questa organizzazione sindacale non e' dato per scontato che un domani saranno le attuali societa' Siremar, Caremar, Saremar, Toremar a svolgere i collegamenti richiesti e quindi si aprirebbero inevitabilmente gravi problemi occupazionali, tenuto pure conto che le eventuali aziende subentranti non avrebbero alcun obbligo di assumere navi ed equipaggi dalle aziende uscenti'. Per questi motivi - conclude Accardi - la Federmar-Cisal ha sempre giudicato indifferibile l'apertura di un confronto con il Governo per entrare nel merito delle garanzie e degli strumenti di carattere sociale da attivare a difesa dei livelli occupazionali e dei lavoratori nell' ambito di tale operazione".


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sabato 26 settembre 2009

FILICUDI. LO SCALO DI PECORINI È INAGIBILE


di Peppe Paino

Imprevisto quanto complicato attracco nel porto rifugio di Pecorini, questa mattina (ieri, ndr), dell’aliscafo Eschilo della Siremar a causa di un’improvvisa burrasca e delle condizioni strutturali che hanno impedito l’ormeggio nello scalo principale oltre a provocare apprensione ai passeggeri a bordo. Il bravo comandante del mezzo, Antonio Scotto, a Pecorini, non potendo operare nel lato banchina con i respingenti, anche in questo caso per problemi strutturali, ha attraccato l’aliscafo in testata (anche nel pomeriggio) giusto il tempo per compiere le operazioni di sbarco e imbarco sotto la pioggia battente. I problemi del porto rifugio di Pecorini e del lato della struttura con i respingenti dove gli aliscafi toccano ugualmente con l'ala la banchina, sono noti da tempo. Urge risolverli...oltre a creare un luogo di riparo dalla pioggia invernale.


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giovedì 24 settembre 2009

SENATO APPROVA LA LEGGE CAMPI-BOE A TUTELA DEI FONDALI DELLE ISOLE MINORI


Il Senato ha approvato ieri all'unanimita' la legge presentata dai senatori del Pd Raffaele Ranucci, Luigi Zanda, Roberto Della Seta e Riccardo Villari del Gruppo misto che prevede l'istituzione dei cosiddetti 'campi boe'. ''La legge - spiega il primo firmatario Ranucci - consentira' la realizzazione di un progetto di infrastrutturazione leggera delle isole minori italiane, delle aree marine protette e di reperimento e di particolari tratti di costa, che li doti di campi di ormeggio attrezzati, cosiddetti campi boe, laddove piu' alta e' la pressione del diporto''. ''Cosi' - spiega ancora Ranucci - sara' possibile limitare, se non eliminare del tutto, gli ancoraggi sulle praterie di Posidonia o comunque in aree con fondali protetti per evitare una eccessiva pressione turistica ed antropica che invece alcuni tratti di costa, le isole minori, le aree marine protette e le aree marine di reperimento sono costrette a subire durante il periodo estivo con il rischio di comprometterne l'inestimabile valore''. ''Sara' inoltre possibile regolamentare gli ancoraggi e gli accessi nelle aree protette. Cosa che, oltre a rispondere alla predetta esigenza ambientale, si rende necessaria per far fronte alle difficolta' degli approdi particolarmente sentita nel periodo estivo''. ''I campi boe - conclude Ranucci - sono insomma una soluzione semplice studiata per consentire di godere della bellezza dei nostri mari ma nel pieno e assoluto rispetto dell'ambiente e della salvaguardia di fondali ricchi di vegetazione marina''.

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mercoledì 23 settembre 2009

BORSA DI STUDIO PER TESI INERENTI LE EOLIE


Il Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani, prosegue il suo impegno per onorare la memoria della Dott. Anna Maria Leone, proponendo, per la quarta edizione, una borsa di studio per il biennio relativo agli anni 2007-2008. L’importo sarà di euro 1000 da destinare ad uno studente universitario, che presenti una Tesi inerente, per temi e/o argomenti, le Isole Eolie. Per partecipare al concorso gli interessati devono presentare o far pervenire, entro il 30 ottobre 2009, alla sede del Centro Studi Eoliano, apposita domanda in carta semplice. Per maggiori informazioni, visitare il nuovo sito www.centrostudieolie.it alla sezione “Borsa di Studio”.


Addetta Stampa Centro Studi Eoliano

Patrizia Lo Surdo

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martedì 22 settembre 2009

FILICUDI. EOLO SCATENATO


Di Peppe Paino

Una grossa tromba marina si è formata intorno alle 16,00 di ieri pomeriggio al largo del promontorio di Capo Graziano. Il vortice ha tirato su e spostato per una decina di minuti una colonna di alcuni metri di acqua di mare. Nessun pericolo per persone e cose. La forza della natura ha regalato, fortunatamente senza conseguenze, uno spettacolo mozzafiato ammirato dagli isolani e dai turisti presenti sul lungomare isolano.


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lunedì 21 settembre 2009

LIBRI: "IL MARE DI PIETRA. EOLIE O I 7 LUOGHI DELLO SPIRITO" DI FRANCESCO LONGO


Lo spirito delle Eolie sette miraggi di pietra che affiorano nel blu del mare Tirreno.

Non isole, bensì sette «luoghi dello spirito». Piccoli punti sulla distesa blu del mare Tirreno, ma, a unirli con un tratto di penna, verrebbe fuori, dice Francesco Longo, «un meraviglioso scarabocchio». Sulle orme dei viaggiatori costantemente alla ricerca di un luogo d'elezione, l'autore disegna così un ritratto molto lontano da quello amato dai vacanzieri. Anzi – spiega – per apprezzare e comprendere lo spirito di ognuno di quei sette puntini, bisogna proprio togliersi dalla testa che siano «luoghi per turismo o villeggiatura». Così prenotare una stanza alle Eolie è solo per chi da bambino «ha provato vertigine stringendo in mano un dinosauro» o se si è sentito «un terrore misto a piacere» nel perdersi un bosco. Insomma: emozioni forti. Quelle di chi non ha paura di appoggiare l'orecchio contro un petto al cui interno batte un cuore». «Perché questo – scrive Longo – è ciò che fa un vulcano per tutta la notte, pulsa e respira». Lo aveva capito benissimo Roberto Rossellini, che «fece scalare il vulcano di Stromboli a Ingrid Bergman per farle incontrare lì Dio». Il regista sapeva infatti che quando Dio «vuole parlare con qualcuno lo conduce in un deserto». Le Eolie sono distese piatte, desertiche, fatte esclusivamente di sabbia e dune, fino all'orizzonte: uno sperduto lembo di terra o, meglio, «miraggi di pietra che narrano la preistoria». E non ammettono scelte: non è che uno visita a Stromboli e salta Filicudi o viceversa: «per sentire il loro racconto completo bisogna visitarle tutte e tornare e ritornare anche dove si è già stati». Ecco Stromboli, rossa come i lapilli. Panarea, bianca come le case. Filicudi, blu come il mare che la circonda. Salina, verde come i vigneti e la strada per la casa de Il postino . Vulcano, gialla come lo zolfo. Lipari, nera come l'ossidiana. Alicudi, marrone come i suoi muli. Luogo «esterno» rispetto al mondo, pied-à-terre fuori del globo. «Correte alle Eolie – suggerisce Longo, in questa che è la stagione azzurro-oro dell’acqua e del sole – se amate la parola Mesoamerica, i fari che illuminano il mare e gli scrittori che hanno raccontato la Patagonia e Capo Horn». E, invece, di racchettoni, creme solari, bikini e quant'altro identifichi la solita vacanza, meglio portare libri. Ma che siano Moby Dick di Melville, La tempesta di Shakespeare o, se vi resta ancora posto, la Bibbia, naturalmente. Altro per le Eolie non occorre. Massimo Lomonaco Il mare di pietra Eolie o i 7 luoghi dello spirito di Francesco Longo Laterza, 123 pagine – 9,50 euro

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sabato 19 settembre 2009

AL VIA IL "SALINA DOC FEST". UN ESEMPIO PER LE EOLIE

Il Salina Doc Fest, festival del documentario narrativo, giunto alla terza edizione, ha ottenuto il riconoscimento dall'assessorato al Turismo della Regione Sicilia quale ''progetto di alto contenuto culturale''. La manifestazione, che prende il via il 20 settembre, e' un appuntamento consolidato dell'arcipelago eoliano, e da quest'anno si svolge in un percorso itinerante nell'isola di Salina, centro delle Eolie, isole protagoniste della storia del cinema italiano.
''Occorre puntare ai grandi eventi che possano essere una vetrina per la nostra regione - ha detto l'assessore regionale siciliano al Turismo Nino Strano - e certamente il Salina Doc festival lo e', una manifestazione che unisce turismo e cultura.
Inoltre e' un appuntamento che coinvolge numerose presenze in un periodo di destagionalizzazione e quindi incrementa l'economia del territorio''.

Ideato e diretto da Giovanna Taviani, il SalinaDocFest - arricchito da un percorso itinerante volto ad esaltare anche il patrimonio ambientale ed enogastronamico dell'isola - è ormai l'appuntamento culturale più atteso dell’arcipelago eoliano, protagonista della storia del cinema italiano sin dagli anni Quaranta, quando Alliata, Maraini e Moncada fondavano la “Panaria Film”, casa storica di produzione dedicata proprio al documentario e set di tanti film importanti: da Stromboli all’Avventura, da Vulcano a Kaos, dal Postino a Caro diario.

Il concorso internazionale - la cui giuria è presieduta da Irene Bignardi - ha come tema IL MIO PAESE: GLI INVISIBILI. Dal mondo del lavoro, alla realtà sociale contemporanea, dai flussi migratori alle tradizioni locali, la parola d’ordine è “dare visibilità agli invisibili”: una scommessa che questo piccolo festival lancia a tutto il cinema italiano, portando in primo piano un genere narrativo che, pur raccontando le più importanti emergenze sociali del nostro paese, è condannato a una sorta di clandestinità.
Per maggiori informazioni e per consultare il programma della rassegna visitare il sito web
http://www.salinadocfest.org/

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giovedì 17 settembre 2009

ELOGIO DEL CAPPERO


Il cappero viene da un bocciolo. Il bocciolo di un fiore bello come un’orchidea. Quando mangiamo un cappero mangiamo quindi un fiore, facciamo nostri la sua eleganza ed il suo profumo. Probabilmente è di origine tropicale. Di certo si sa che gli arabi lo chiamavano “cabir”, i Greci “kàpparis”, i Romani “capparis” e che veniva raccolto già nel 5800 a.C. in Iraq. Nel tempo ne hanno parlato Aristotele, il più dotto dei filosofi greci, e Teofrasto, suo allievo prediletto e autore della “Storia delle Piante”. Prima di loro, fra il quinto e quarto secolo a.C., sempre in Grecia, Ippocrate, il principe dei medici dell’ antichità, si pronunciò sulle proprietà curative dei capperi. Prescritti contro le malattie del fegato e della milza, i capperi furono addirittura utilizzati come cosmetici per le proprie modelle dallo scultore ateniese Prassitele.
La pianta del cappero ama il sole e l'ambiente caldo e asciutto. I suoi semi, trasportati dalle formiche, crescono nelle crepe dei vecchi muri e ci regalano i preziosi boccioli che diventano ingredienti chiave della cucina mediterranea.

Da maggio a fine agosto ogni pianta viene visitata e spogliata dei boccioli una volta settimana e i futuri capperi vengono stesi a riposare per uno o due giorni in un luogo fresco e ombreggiato visto che alla luce sboccerebbero. Ideali per questo riposo sono le terrazze delle case eoliane, ventilate e coperte dalle canne. Il fiore lasciato sul ramo appassisce rapidamente e sviluppa una bacca di un paio di centimetri che assume la forma ed il colore di un piccolo cetriolo. Per i botanici è il frutto che contiene i semi della pianta, per gli eoliani è il “cucuncio”, creato dalla natura per la delizia del nostro palato. Appena colti, sia i capperi che i cucunci, sono amarissimi ma l’ umore sgradevole se ne va con la salatura, la cura, che inizia alternando in una tinozza uno strato di capperi ed uno di sale marino. Dopo due o tre mesi e ripetute salature sono pronti per il consumo e la conservazione.

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lunedì 14 settembre 2009

GIULIA, FIGLIA DISEREDATA. QUANDO FILICUDI ERA UN ESILIO FORZATO

A Filicudi circola la storia che Giulia, figlia dissoluta dell'impertatore Augusto, sia stata mandata dal padre in esilio sull'isola. Mancando, però, qualsiasi riscontro storico a questa notizia non è possibile sostenere che sia vera; è piuttosto una leggenda. È pur vero, però che non è del tutto campata in aria. Nel 2 a.C., Giulia, madre di due eredi di Augusto (Lucio e Gaio) e moglie del terzo (Tiberio), venne arrestata per adulterio e tradimento; Augusto le fece recapitare una lettera a nome di Tiberio in cui il loro matrimonio veniva dichiarato nullo. L'imperatore stesso affermò in pubblico che Giulia era colpevole di aver complottato contro la vita di suo padre. Augusto tentennò sull'opportunità di mandare a morte la propria figlia, decidendo poi per l'esilio.
Augusto può aver spedito sua figlia a Filicudi convinto di risolvere una faccenda spinosa, comunque fossero andate le cose. Il mare aperto fra Roma e le Eolie era denso di pericoli, i naufragi erano all'ordine del giorno; era quindi possibile che Giulia non ce la facesse a toccare terra e risolvesse così i problemi dell'imperatore, che aveva parecchio da ridire sullo stile di vita della figlia. O che ci arrivasse e fosse comunque tanto lontana da non creargli più imbarazzi. Certo è che il ritrovamento di relitti di navi romane dell'epoca di Augusto nei fondali di Filicudi non esclude che la vicenda possa essere accaduta realmente. Di storicamente vero c'è che Giulia era presente al letto di morte dell'imperatore; la nave sulla quale viaggiò non è, quindi, una di quelle ritrovate in fondo al mare al largo di Capo Graziano; se veramente visse a Filicudi ce la immaginiamo come una una vip ante litteram, da aggiungere al ricco elenco di vip contemporanei che sull'isola cercano e trovano un rifugio accogliente.

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giovedì 10 settembre 2009

FILICUDI. TURISTA MUORE D'INFARTO. GRANDE PROVA DI SOLIDARIETA' DEGLI ABITANTI

di Peppe Paino
E' partito alla volta di Faenza il carro funebre con la salma di Patrizia Rivola, la turista deceduta a causa di un infarto intorno alle due di notte di martedì a Pecorini. Dopo la cena al ristorante, alcune ore spensierate con amici sulla barca cantando e godendosi la serenità profusa anche dal paesaggio. Improvvisamente però, la turista ha accusato un malore e il marito, farmacista, ha subito capito che si trattava di qualcosa di grave, probabilmente di un infarto. Con l’aiuto di un amico ha quindi caricato la moglie sul tender per raggiungere il molo e trovare aiuto. Gli è stato anche praticato un massaggio cardiaco poco prima dell’arrivo dei sanitari della Croce Rossa, frattanto avvertiti della richiesta di soccorso, che hanno cercato per come possibile di salvare la vita alla donna. Ma non c’è stato nulla da fare.
I familiari e gli amici della donna, che si trovava in vacanza con il resto della comitiva in barca a vela, hanno ringraziato gli isolani per la grande solidarietà ricevuta. La turista morta di notte è stata infatti lavata e vestita dalle donne della borgata per essere sistemata nella chiesa di Pecorini in attesa della bara, giunta il mattino dopo. "Non avevamo mai visto nulla del genere", ha commentato un soccorritore della Croce Rossa. Gli isolani hanno davvero un grande cuore".

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domenica 6 settembre 2009

ANCHE I CETACEI AMANO LE EOLIE


Il mare intorno alle isole Eolie si popola di delfini, capodogli e balenottere. Dai dati raccolti nel corso dei monitoraggi effettuati dalla società di ricerca Necton, in collaborazione con Delphis Aeolian Dolphin Center di Salina, è emerso infatti un vero e proprio boom di segnalazioni di cetacei presenti nelle acque che circondano l'Arcipelago. Tra le specie incontrate con più frequenza in questa calda estate 2009 vi sono il tursiope (Tursiops truncatus), la stenella (Stenella coeruleoalba) ed il capodoglio (Physeter macrocephalus). In quantità minori ma comunque in buon numero sono stati osservati anche grampo (Grampus griseus), balenottera comune (Balaenoptera physalus) e globicefalo (Globicephala melas).
Inoltre in appena tre giorni, dal 7 al 9 agosto, l'Adr (Aeolian Dolphin Research) di Milazzo ha registrato ben 13 avvistamenti effettuati (soprattutto sabato) da 4 imbarcazioni diverse, tre barche a vela ed un gommone. Sembrerebbe, dalle descrizioni ricevute, che tra i delfini osservati ci fossero anche i delfini comuni (Delphinus delphis), specie da tempo ritenuta a rischio in tutto il Mediterraneo. "Lo abbiamo definito il 'boom dell’estate Adr', qualcosa che sinora non era mai capitato", ha spiegato in un post Laura Abbriano, responsabile scientifico e presidente dell'Adr. "Presto, valutando meglio i dati raccolti durante questi mesi, potremmo avere la possibilità di confermare che il delfino comune viene ancora regolarmente avvistato alle Eolie". Una buona notizia che conferma come "finora la nostra prima campagna di monitoraggio ha avuto il risultato sperato, ovvero sensibilizzare i nostri cittadini e i nostri turisti ad una maggiore attenzione e un maggior rispetto per l’ecosistema marino e per i suoi abitanti".

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mercoledì 2 settembre 2009

ALICUDI, ESCURSIONISTA DISPERSO SALVATO DAI CARABINIERI

di Peppe Paino
E’ rinato praticamente stasera (ieri sera ndr) V.I. di 23 anni di Palermo. E deve ringraziare i Carabinieri: secondo le prime testimonianze, è stato infatti individuato dal mare, avvistato a stento con un binocolo, solo perché è stato notato il movimento di alcune frasche, nelle immediate vicinanze di un burrone dietro l’isola, in una zona alta, quanto impervia della “selvaggia” Alicudi. Ed è stato rinvenuto disidratato, senza voce a furia di gridare aiuto per una notte e una mattinata intera, con diversi graffi e scalzo. Dopo un pomeriggio di ricerche da parte dei militari della stazione di Filicudi guidati dal maresciallo Fabio Scardino a bordo della motovedetta 704 al comando del maresciallo Roberto Russo, nel tardo pomeriggio di ieri è stato tirato un bel sospiro di sollievo. Da parte di tutti. La scomparsa del giovane ha, infatti, tenuto per diverse ore con il fiato sospeso gli abitanti e i pochi turisti anche della vicina Filicudi con il presidente della Circoscrizione Giovanni Rando, continuamente alla ricerca di notizie. Rimasta ad Alicudi anche la vigilessa Francesca Portelli. E dopo la disperazione ha comprensibilmente ritrovato il sorriso la compagna del ragazzo palermitano, in attesa con la figlia di pochi mesi del rientro del papà dalle 15,00 di lunedì, da quando si era assentato per un'escursione. Le ricerche sono state avviate questo pomeriggio intorno alle 15,00. La motovedetta 704 dei Carabinieri, provvidenzialmente a Filicudi per dei controlli, stava per tornare a Lipari quando è giunta la richiesta di intervento del maresciallo Scardino, a seguito dell’allarme lanciato dalla compagna del giovane. L’unità navale al comando del maresciallo Russo ha quindi caricato a bordo, a Filicudi porto, il sottufficiale della locale stazione e altri due Carabinieri per partire alla volta di Alicudi. Dopo alcune ore sotto il sole e tanta pazienza è stato individuato il giovane turista. Con un megafono gli è , quindi, stato detto di tranquillizzarsi per i soccorsi dall’alto che sarebbero arrivati poco dopo. Com’è , di fatto, avvenuto, grazie all’intervento di un elicottero dei Vigili del Fuoco, avvicinatosi con le eliche a pochi metri della roccia pur di agganciare e recuperare il ragazzo, e del 118 per le prime cure sanitarie.

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domenica 30 agosto 2009

RACCONTA LA TUA ESTATE A FILICUDI


Siete stati a Filicudi quest'estate? Avete voglia di condividere la vostra vacanza sull'isola? Inviate i vostri racconti e le vostre foto all'indirizzo email filicudisaloon@gmail.com, saranno pubblicati al più presto.

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mercoledì 26 agosto 2009

FILICUDI, VENERDì LETTERARIO A VILLA LA ROSA

Venerdi 28 agosto alle ore 19.30 a Villa La Rosa sarà presentato il libro “EDDA CIANO E IL COMUNISTA” L’INCOFFESSABILE PASSIONE DELLA FIGLIA DEL DUCE SULLO SFONDO DELLE ISOLE EOLIE di Marcello Sorgi - Rizzoli editore.
Marcello Sorgi ha ricostruito con partecipazione e finezza una storia rimasta confinata per sessant'anni a Lipari. Ha raccolto testimonianze, lettere, fotografie e ha raccontato un amore. Pieno, pulito, incantato, capace di bruciare ogni convenzione. Un amore vissuto nel rumore del mare, nella luce prepotente di Lipari e morto come un sogno all'alba. Secondo copione, per una donna portata dal vento. «Quando noi ci dividemmo - scrive Byron - i nostri cuori si spaccarono a metà».
Interverranno con l’autore, Maria Vittoria Backhaus Mussolini e Giovanna Melandri
Per informazioni 0909889965

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sabato 22 agosto 2009

FILICUDI, NUOVI REPERTI RIEMERGONO DAI PREZIOSI FONDALI

di Peppe Paino
Le correnti marine lo hanno disseppellito dalla sabbia, che continua a coprire fortunatamente anfore e il resto dei carichi dei relitti che giacciono fino a 75 metri, nei fondali di Capo Graziano. Si tratta di un particolare piattino di ceramica a vernice nera risalente alla metà del II secolo a.C. . E’ stato rinvenuto, perfettamente integro, da Gaetano Giuffrè, sub e custode del Museo Archeologico Bernabò Brea di Lipari nonché attento relatore della Soprintendenza del Mare di Palermo sullo stato dei fondali di quella particolare zona dell’isola. Luogo che, ricordiamo, su volontà del direttore della Soprintendenza del mare, Sebastiano Tusa, dall’anno scorso è un vero e proprio museo sottomarino con un percorso ben definito fino a 45 metri di profondità che attraverso il diving di Nino Terrano consente ai turisti di poter scoprire le meraviglie del sito. Giuffrè porterà il reperto al museo di Lipari per l’avvio di tutte quelle procedure che, come da prassi, serviranno nel prossimo futuro ad arricchire la già corposa collezione del primo piano del museo archeologico di Filicudi. Il piattino faceva parte del carico del relitto “ Roghi” che ha già “donato” alla fruizione pubblica ceppi d'ancora in piombo, decorati con delfini, astragali ed altri motivi a rilievo. Una delle navi, il relitto “ Roghi”, naufragate in cerca di rifugio dal maltempo, dopo l’impatto con la secca “ trappola” di Capo Graziano.

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sabato 15 agosto 2009

FILICUDI, DOVE ORMEGGIO?

di Bartolino Leone
Un campo boe sarebbe stato realizzato abusivamente nel mare di Pecorini e partono le denunce. E' stata presentata dall'isolano Antonio Berenati, 35 anni, ai carabinieri di Filicudi. Ha denunciato che "circa 30 boe abusive sono state collocate nello specchio di mare che si affaccia a Pecorini. Vi sono anche alcuni parabordi a pochi centimetri dalla superficie del mare. pericolosi per la navigazione in quanto sono visibili solamente da un occhio attento. Inoltre ha denunciato che "i diving che operano nel borgo di Pecorini, oltre ad ormeggiare tante delle loro imbarcazioni in prossimità delle scalette del molo impedendo ad altre di accedere agevolmente, sono soliti collocare dette barche in piu' file sull'area demaniale bloccando la discesa degli altri natanti". L'isolano nell'esposto ha anche evidenziato che "ha accertato che tanti pescatori provenienti da Lipari utilizzano ciascuno per la loro attività circa 15-20 richiami per totani, invadendo quasi tutte le acque che circondano Filicudi". Lamentele arrivano anche dalla zona portuale. Alcuni isolani hanno segnalato che nella zona è sempre piu' frequente il fenomeno di avvicinare le barche in cerca di ormeggio e di "estorcere" denaro ai turisti che pur di ormeggiare "pagano" il posto in banchina come se fosse un molo privato.

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sabato 8 agosto 2009

FILICUDI, IL 12 AGOSTO PRESENTAZIONE DEL LIBRO "IL PROCESSO IMPERFETTO"

A Villa La Rosa mercoledi' 12 agosto alle 19,30 sarà presentato il libro "Il processo imperfetto. 1894: i Fasci siciliani alla sbarra" di Rino Messina, Sellerio editore Palermo. Introdurrà Pippo Manzone, presenterà Guglielmo Gullotta. Seguirà un aperitivo filicudaro. Rino Messina, sostituto Procuratore generale presso la Corte di appello di Palermo, ha presieduto il Tribunale militare di Palermo dall'aprile 1996 al giugno 2008. È stato eletto per due volte componente del Consiglio della magistratura militare. È autore di numerose pubblicazioni di argomento giuridico e ha collaborato con prestigiose riviste del settore.

D'ispirazione socialista, formati da operai, braccianti, zolfatari, contro lo strapotere degli agrari, i Fasci dei Lavoratori nascono a Catania nel 1891. Nel 1893, in seguito a una protesta soffocata nel sangue, Francesco Crispi, con una decisione che travolgeva le norme giuridiche e i principi fondamentali del processo penale, ne ordina lo scioglimento, dispone l' arresto dei dirigenti dei Fasci e il loro deferimento al Tribunale militare, anziché a quello ordinario. Il processo imperfetto di Rino Messina raccoglie gli atti completi di quel processo, le testimonianze, gli interrogatori, la requisitoria, la sentenza, e ne approfondisce le incongruenze e le distorsioni giuridiche.

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giovedì 6 agosto 2009

FILICUDI, ATTRACCA "VERDE COME LA VELA" LA PRIMA BARCA ECOSOSTENIBILE


Verde come Vela attraversa le coste eoliane. La sostenibilità dopo essere sbarcata a Salina oggi attraccherà a Filicudi. Si tratta della prima barca eco-prototipo attrezzata con semplici tecnologie che minimizzano l’impatto ambientale. L’equipaggio, che ben conosce le regole del navigare sostenibile, mostrerà come minimizzare l’impatto ambientale senza rinunciare al comfort. La barca è aperta al pubblico per mostrare le sue innovazioni ambientali. Il progetto "Verde come Vela" è ideato da Avanzi, il centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile ed è supportato da Sorgenia. Lo scafo più verde della costa tirrenica veste i loghi del Ministero dell’Ambiente, dello Sviluppo Economico e del Ministero dei Beni Culturali. Anche la Lega Navale Italiana è partner del progetto.Verde come Vela dimostra come il corretto utilizzo di energia e risorse naturali possa aumentare e non diminuire la comodità. Bandito l’ecologismo della privazione, a bordo di Verde come Vela si gode della bellezza del viaggio senza rinunciare alle comodità:“A bordo di Verde come Vela - racconta Matteo Bartolomeo, presidente di Avanzi e ideatore del progetto – grazie ai pannelli solari targati Sorgenia montati sulla barca, possiamo tenere acceso il frigorifero e gustarci in ogni momento una bibita o una birra fresca. Di solito – continua il capitano della barca ecologica - per ricaricare questo elettrodomestico assetato di energia bisogna accendere il motore con conseguenti emissioni inquinanti e rumore. Noi ricarichiamo in modo ecologico tutti gli elettrodomestici e la strumentazione tecnica”. Ma Verde come Vela usa anche un altro tipo di energia rinnovabile: l’entusiasmo! I comportamenti amici dell’ambiente sono fondamentali per dimostrare che vivere a basso impatto ambientale è possibile! Ad esempio la raccolta differenziata su Verde come Vela funziona grazie all’energia e all’entusiasmo dell’equipaggio e alla sinergia con i porti più attrezzati.“Sono tutti piccoli ma efficaci segreti di sostenibilità – sottolinea Bartolomeo - che ogni diportista può mettere in pratica senza grossi sforzi. Il messaggio è semplice: essere in armonia con l’ambiente non costa poi troppa fatica! Verde come Vela ne è la prova”. Per maggiori dettagli: http://www.verdecomevela.org/

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martedì 4 agosto 2009

SALINA FESTIVAL "EOLIANA 2009" PORTA IL JAZZ A FILICUDI

Sviluppo sostenibile, integrazione e multiculturalità, ecologia acustica e turismo sostenibile: è su questi temi che il Salina Festival Eoliana 2009 si propone di sensibilizzare pubblico e istituzioni attraverso gli strumenti del linguaggio artistico contemporaneo.
La manifestazione, un progetto di Massimo Cavallaro nato nel 2006 per Salina, per la prima volta si espande in tutto l’arcipelago eoliano, contesto geografico particolarmente adatto ad una riflessione su problematiche sempre più evidenti e pressanti quali l’emergenza idrica, le energie rinnovabili, il turismo culturale. Dal 29 luglio al 25 agosto il programma del festival prevede un calendario di appuntamenti articolato tra passeggiate sonore, concerti a terra e in mare, incontri con il pubblico e una mostra.
Sabato 8 agosto è previsto il concerto a Filicudi del "Marco Tamburini Quartet".

Marco Tamburini (Cesena, 1959) è un trombettista versatile ed eclettico che, oltre ad una carriera intensa e ormai ventennalè sulla scena jazz italiana, vanta diverse esperienze importanti anche in ambito classico e pop. Ha partecipato a tutti i più importanti festival jazz internazionali, tra i quali Umbria Jazz, Siena Jazz, Roma Jazz Festival, Eurofestival di Ivrea, Dubai Jazz Festival, Jazz Wochen di Basilea, North Carolina International Jazz Festival e Wiesen Jazz Festival .



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