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lunedì 15 giugno 2009

LA STRIGLIATA DELL'ANONIMO SCUOTE I FILICUDARI


Interessante commento capace di guardare aldilà degli interessi di parte.

A proposito dell’incendio doloso ai danni dell’imbarcazione di Samuele Marsile a me hanno raccontato invece che una volta si facevano sì "dispetti" grandi, ad esempio spostare una barca di qualcuno dal mare fino sul sagrato della chiesa di pecorini, per poi chiedergli come "riscatto" una bella festa, nella quale il malcapitato doveva quantomeno offrire o il cibo o il vino.
Ma si trattava di altri tempi, e di una filicudi i cui abitanti erano coesi tra loro per necessità, non avendo gli aiuti economici dello Stato Italiano e senza l'illusione che il denaro portato dal turismo migliori la vita.
Sono altri i parametri per misurare la qualità della vita e degli esseri umani.
I giovani Filicudari di oggi si trovano con un'isola che era dei loro nonni e bisnonni, ormai non più loro perchè venduta e svenduta in tempi di crisi a gente sconosciuta e straniera, che oggi, giustamente, crede di essere a casa propria, almeno nei possedimenti acquistati.
Questo non va giù a molti filicudari, che aiutati dall'assenza del turista che d'inverno lavora, si permettono di rubacchiare a destra e a manca, e di ab-usare della proprietà altrui.
Gli esempi non mancano, e tutti i proprietari di case a filicudi che non siano Filicudari possono raccontare le loro esperienze.
Non tutti a Filicudi sono così, ma il comportamento prepotente è diffuso e percepito dagli "stranieri".
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Oltre alla terra, qualcuno a Filicudi pensa che sia suo anche il mare, magari quello stesso mare che ogni giorno depreda pescando con le bombole.
E non gli va giù che qualcun altro, venuto dal mare, ora da lipari, ora da altre isole, peschi nei fondali dell'isola.
Ma dico io... dove eravate quando vi hanno saccheggiato i tesori archeologici del vostro mare? e non parlo solo del passato, ma anche delle depredazioni dei fondali di capo graziano avvenute nel 2008, di cui si trova traccia in molti articoli sui quotidiani nazionali.
Vi preoccupate per un pò di pesce, e non vi preoccupate che la risorsa più importante del vostro mare, i reperti archeologici, venga sottratta a tutti voi filicudari.
Il pesce oggi viene pescato, domani ce ne sarà altro.
I reperti archeologici marini sono un pozzo di soldi per Filicudi, purchè sfruttati adeguatamente e valorizzati turisticamente. Una risorsa che non si esaurirà mai...
Se non fosse che le anfore diminuiscono di anno in anno...
E voi non vedete?
E voi non sapete?
E voi non denunciate?
Come si puo' avervi in simpatia, se voi stessi non siete capaci di aiutarvi l'un l'altro e curare i vostri veri interessi?
Se voi stessi vi date la zappa sui piedi dando al mondo un'immagine tristissima dell'isola e dei suoi abitanti?
E gli abusi edilizi continui?
Se aumentano a dismisura le stanze affittabili d'estate, diminuirà il prezzo, e le spiagge affollate perderanno il loro fascino, e voi guadagnerete sempre meno, e sempre con più fatica.
Ritrovandovi un'isola squarciata e sommersa dagli abusi edilizi, come al piano del porto. A vantaggio di chi? pochi imprenditori edili che per qualche decina di anni faranno tantissimi soldi, e poi... lasceranno il vuoto e andranno a lavorare fuori dall'isola, abbandonando i muratori isolani al loro destino o costringendoli ad emigrare.
Ve ne rendete conto?

E' ora che a Filicudi qualcosa cambi. o no?

Anonimo

1 commento:

  1. Parole sagge!
    Ai Filicudari manca l'amore per se stessi e per la loro splendida isola che, per primi, deturpano e rendono sempre piu' inospitale!

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