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venerdì 12 giugno 2009

DALLA NORVEGIA ALL'AUSTRALIA, AUMENTA IL NUMERO DI ISOLE VERDI. E LE EOLIE RESTANO A GUARDARE..

foto di Paola Pivi

Fotovoltaico, eolico, biomasse ed in prospettiva idrogeno sono gli elementi di ormai numerosi progetti avviati in diverse nazioni per conservare i paradisi ambientali naturali delle piccole isole non allacciate alle grandi reti nazionali.

L’ultima in ordine di tempo è l’isola greca di Agios Efstratos, nel mar Egeo, 43 kmq e 375 residenti. Il governo greco ha recentemente annunciato un progetto pilota per rendere la piccola isola ad impatto zero convertendo le fonti energetiche tradizionali in rinnovabili. Saranno sole, vento e biomasse a sostituire gli attuali generatori diesel ed anche i trasporti saranno riconvertiti con motori elettrici. A regime Agios Efstratos sarà la prima isola del Mediterraneo completamente verde ma già progetti analoghi sono stati annunciati per isole più grandi come Tilos e Nisyros. L’elenco di isole votate all’impatto zero vede però al primo posto Samsoe in Danimarca che già dal 1997 ha iniziato a lavorare in questa direzione ed oggi con le sue 11 turbine eoliche soddisfa completamente i bisogni di energia elettrica mentre si affida all’energia solare ed alle biomasse per il riscaldamento. Anche i trasporti sono stati convertiti a trazione elettrica. Sui suoi 114 kmq di superficie Samsoe conta 4.400 abitanti e registra presenze turistiche per circa 400.000 giornate /anno.(clicca su Continua per leggere il resto)




Ancora più a nord, in Norvegia, l’isola di Utsira è completamente autosufficiente dal punto di vista energetico grazie all’azione combinata del vento e dell’idrogeno, quest’ultimo ricavato per idrolisi dell’acqua con il surplus dell’ energia eolica generata.
All’altro capo del mondo, in Australia, troviamo l’isola di King dove si sta implementando un progetto per la produzione di circa 190 MWh/anno generati da fotovoltaico che si affiancheranno a quelli prodotti da centrali eoliche già installate per una potenza di 2,5MW.

E l’Italia? Alla fine del 2006 l’Enel aveva annunciato un piano per alimentare gli arcipelaghi italiani con fonti rinnovabili e, dove possibile, raggiungere l’autosufficienza energetica. L'iniziativa di Enel prevedeva i primi interventi a Capraia e poi nelle isole Eolie già a partire dal 2007. L'obiettivo era la realizzazione di sistemi di “poli-generazione” con l’impiego di fonti rinnovabili diversificate, vento, fotovoltaico, solare termico, biomasse ed infine idrogeno per lo stoccaggio dell’ energia. Nelle Eolie il progetto riguarda quasi 4000 abitanti, per una potenza complessiva prevista di circa 20MW ma al giorno d'oggi non è stato installato neanche un pannello fotovoltaico. Le Eolie continuano a distinguersi per essere un arcipelago privo di ogni iniziativa e condannato dalla propria classe dirigente a vivere in un continuo stato d'emergenza.

2 commenti:

  1. Quello sulla barca, mi pare di conoscerlo, si chiama per caso Mariano? Se qualcuno puó aiutarmi a riconoscerlo? Grazie

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  2. Scusate...ma parli di quel Mariano di Vulcano? Non mi ricordo il cognome...se non sbaglio era uguale a una razza di orso...ma non era Polare...nn ricordo...aiutatemi...

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