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lunedì 22 giugno 2009

FILICUDI. UN PORTO CHE PUZZA


Pubblichiamo una lettera firmata apparsa sul sito di Bartolino Leone.


Sono mesi ormai, che disagi di vario genere, mettono a dura prova la gente della meravigliosa Filicudi. La farmacia che non c’e’ piu , i servizi di collegamento marittimo e i lavori del lungomare del Porto, sono i principali problemi del momento. Dall’ Isola ormai, partire e arrivare, sta diventanto sempre piu’ una tragedia. Tra attese sotto il sole cocente sui vari moli, orari incerti, corse saltate, e aliscafi (quando ci sono) a distanza di dieci minuti l’uno dall’altro, per raggiungere Milazzo o Messina si e’ arrivati ad impiegarci anche sette ore. Per non parlare degli immani disagi cui stanno andando incontro tutti, ma in particolar modo, gli operatori commerciali del Porto. Come e’ noto, proprio a ridosso dell ‘inizio del mese di Giugno, sono stati avviati dei lavori, presumibilmente, di riqualificazione “urgente” del lungomare, che avrebbero dovuto essere consegnati al 10 di Giugno. L’ inizio di tali opere,ha coinciso con l’interdizione dell’attracco al molo del porto, di navi ed aliscafi. Questa circostanza,alla quale si aggiungono i gravi disagi che stanno subendo gli operatori commerciali a causa del protrarsi dei lavori, oggi ha fatto saltare i nervi a quanti tra costoro, si sono visti costretti a scaricare a mano, quanto contenuto sui mezzi dei fornitori (peraltro tutti a bordo) ai quali e’ stato inibito lo sbarco a Filicudi Porto, nonostante la nave stesse operando proprio in quello scalo.
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Tutto questo a fronte di una situazione in cui,le navi di linea che avrebbero dovuto raggiungere Pecorini,e solo Pecorini, non si sa bene come, negli ultimi venti giorni,hanno ormeggiato al Porto quando c’era da consentire lo sbarco di “qualche mezzo” favorito , mentre tutti gli altri, venivano dirottati al molo, momentaneamente,legittimato ed agibile. Tutto cio’ in barba all’ordinanza della Capitaneria di Porto che aveva interdetto il Porto a navi ed aliscafi proprio a causa degli indicati URGENTI lavori in corso. Ora: i Filicudari, con i disagi sono abituati a convivere. Li affrontano, li sopportano,li sfidano. Ma agli abusi e ai soprusi non si sono mai abituati. Anzi.Chiedono sempre piu’ giustizia sociale e pari opportunita’di lavoro per tutti , trasparenza e democrazia. Hanno voluto rinnovare un Consiglio circoscrizionale che da trent’anni era rimasto nelle mani di pochi e sempre gli stessi, proprio perche’ erano stanchi di vedersi passare per favore cio’ che era un loro diritto. Hanno costituito un consiglio di giovani, senz’altro poco esperti,che probabilmente deve ancora imparare a trattare con i politici di turno che vengono a fargli promesse sotto elezioni, per accaparrarsi quei 150 voti (perche’ ad un politico anche dieci voti fanno gola!) e di li a poco si sono gia’ scordati di loro, ma che non si arrendera’ a chi vuol dimostare che a Filicudi “comandano” sempre gli stessi. Un Consiglio che dovra’ imparare ad imporsi legittimamente a tutti gli abusi (come quello di oggi) e tutti gli ostruzionismi che un gruppo di pseudo potere continua ancora a fare, non fosse altro per dire che senza di loro, tutto si ferma. La gente se lo aspetta ed ha fiducia nei giovani che ha eletto. E saranno loro a dover portare a conoscenza di chi da venti giorni al Porto, attende di poter aprire la propria attivita’, delle ragioni che hanno determinato la necessita’ e l’ urgenza di smantellare un lungomare perfetto, per sostituire delle pietre che a detta dei bene informati salteranno al primo passaggio di un mezzo pesante. E dovranno anche far sapere alla gente, quanti milioni di Euro sono stati “sprecati” per l’inutile opera di rifacimento del Porto, che ha messo in ginocchio tutte le attivita’, tranne qualcuna.

Lettera firmata

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