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lunedì 21 settembre 2009

LIBRI: "IL MARE DI PIETRA. EOLIE O I 7 LUOGHI DELLO SPIRITO" DI FRANCESCO LONGO


Lo spirito delle Eolie sette miraggi di pietra che affiorano nel blu del mare Tirreno.

Non isole, bensì sette «luoghi dello spirito». Piccoli punti sulla distesa blu del mare Tirreno, ma, a unirli con un tratto di penna, verrebbe fuori, dice Francesco Longo, «un meraviglioso scarabocchio». Sulle orme dei viaggiatori costantemente alla ricerca di un luogo d'elezione, l'autore disegna così un ritratto molto lontano da quello amato dai vacanzieri. Anzi – spiega – per apprezzare e comprendere lo spirito di ognuno di quei sette puntini, bisogna proprio togliersi dalla testa che siano «luoghi per turismo o villeggiatura». Così prenotare una stanza alle Eolie è solo per chi da bambino «ha provato vertigine stringendo in mano un dinosauro» o se si è sentito «un terrore misto a piacere» nel perdersi un bosco. Insomma: emozioni forti. Quelle di chi non ha paura di appoggiare l'orecchio contro un petto al cui interno batte un cuore». «Perché questo – scrive Longo – è ciò che fa un vulcano per tutta la notte, pulsa e respira». Lo aveva capito benissimo Roberto Rossellini, che «fece scalare il vulcano di Stromboli a Ingrid Bergman per farle incontrare lì Dio». Il regista sapeva infatti che quando Dio «vuole parlare con qualcuno lo conduce in un deserto». Le Eolie sono distese piatte, desertiche, fatte esclusivamente di sabbia e dune, fino all'orizzonte: uno sperduto lembo di terra o, meglio, «miraggi di pietra che narrano la preistoria». E non ammettono scelte: non è che uno visita a Stromboli e salta Filicudi o viceversa: «per sentire il loro racconto completo bisogna visitarle tutte e tornare e ritornare anche dove si è già stati». Ecco Stromboli, rossa come i lapilli. Panarea, bianca come le case. Filicudi, blu come il mare che la circonda. Salina, verde come i vigneti e la strada per la casa de Il postino . Vulcano, gialla come lo zolfo. Lipari, nera come l'ossidiana. Alicudi, marrone come i suoi muli. Luogo «esterno» rispetto al mondo, pied-à-terre fuori del globo. «Correte alle Eolie – suggerisce Longo, in questa che è la stagione azzurro-oro dell’acqua e del sole – se amate la parola Mesoamerica, i fari che illuminano il mare e gli scrittori che hanno raccontato la Patagonia e Capo Horn». E, invece, di racchettoni, creme solari, bikini e quant'altro identifichi la solita vacanza, meglio portare libri. Ma che siano Moby Dick di Melville, La tempesta di Shakespeare o, se vi resta ancora posto, la Bibbia, naturalmente. Altro per le Eolie non occorre. Massimo Lomonaco Il mare di pietra Eolie o i 7 luoghi dello spirito di Francesco Longo Laterza, 123 pagine – 9,50 euro

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