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mercoledì 29 luglio 2009

SIREMAR, FINALMENTE IL BIGLIETTO ONLINE

foto di Davide Dutto (http://www.davidedutto.com/)

Per semplificare ai propri clienti l'acquisto dei biglietti la compagnia di navigazione Siremar S.p.A., Gruppo Tirrenia di Navigazione, dal 24 luglio consente di prenotare il proprio ticket anche attraverso il sito web ufficiale http://www.siremar.it/ .
Con poche e semplici procedure, una volta effettuato il pagamento con carta di credito, si riceve all'indirizzo di posta elettronica una mail di conferma dell'acquisto. E' sufficiente recarsi poi alla biglietteria dello scalo di partenza e presentare i dati contenuti nella mail che riguardano gli estremi della transazione. A quel punto si riceve il relativo titolo di viaggio, necessario per l'imbarco. Chi è residente deve presentare un documento d'identità con il quale si prova il diritto alla tariffa residenti. Ricordiamo che tale tariffa è riservata esclusivamente a coloro che risultano tali all’anagrafe dei Comuni delle isole minori siciliane verso le quali viene svolto il servizio Siremar.
L’acquisto on line segue di pochi giorni la possibilità di acquistare anche telefonicamente i biglietti Siremar, chiamando il numero 892.123 ed effettuando il pagamento con carta di credito. In questo caso, il recapito del biglietto avviene a mezzo corriere al domicilio dell’acquirente, con costo di spedizione a suo carico.
Le nuove modalità di acquisto vanno ad aggiungersi alla rete degli uffici in porto e delle agenzie di viaggio dotate di biglietteria Siremar.

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lunedì 20 luglio 2009

FILICUDI CHIC (NONOSTANTE TUTTO)

foto di CyboRoz

La piccola isola, nel suo non voler essere esclusiva, sta diventando più chic di tanti posti considerati fino a ieri glamour e oggi rovinati dal turismo di massa.
(da L'espresso)
Lo struscio a Filicudi non esiste perché lo shopping si riduce a quattro boutique. Il bar per l'aperitivo si chiama Saloon e ci trovi ancora i vecchi che giocano a tresette. L'unica discoteca è Villa La Rosa dove ballano turisti e isolani.
Così, nel non voler essere esclusiva, Filicudi sta diventando più chic di tanti posti considerati fino a ieri glamour e oggi rovinati dal ciarpame e dai ritmi 'unz unz' dei locali notturni. Oltre ai soliti noti che sono sempre venuti (Giovanni Minoli, Giovanna Melandri, Luca Barbareschi, Massimiliano Fuksas), compaiono facce nuove.
Si è parlato fin troppo dello sbarco di Francesco Rutelli e Barbara Palombelli e del loro amico manager Paolo Cuccia. Ora l'isola è diventata il buen retiro di galleristi come Bruno Bischofberger e Sergio Casoli. Non disdegnano il fotografo Giovanni Gastel e l'artista Maurizio Cattelan. Quest'estate sono in arrivo un po' di milanesi tra finanza e architettura. I prezzi delle case sono in ascesa perché ormai ci si può arrivare con l'elicottero o l'idrovolante da Catania, Palermo e Lamezia. Appena sbarcati la prima cosa da fare è chiedere di Gianni Sciacchitano (nella foto), lui sa tutto.

E. At.

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venerdì 17 luglio 2009

LA GUERRA DI FILICUDI

Gatti sgozzati, gommoni tagliati, antiche macine rubate.
Nelle isole minori dell’arcipelago si susseguono atti intimidatori nei confronti di ditte e operatori turistici. L’allarme del vice sindaco.

di Angela Luca
FILICUDI. A Filicudi è ormai un continuo susseguirsi di atti intimidatori. Le vittime sarebbero tutti personaggi collegati allo sviluppo edilizio e turistico dell'isola, buen ritiro di vip come Giovanni Minoli, Francesco Rutelli e Daria Bignardi.
Gatti impiccati appesi alle travi delle abitazioni o ai bracci delle gru per un geometra e un responsabile di imprese edili, gommoni squarciati per un totale di 100 mila euro di danni per il proprietario del "Centro Nautico" locale, Giuseppe Santamaria ex presidente del consiglio circoscrizionale. «Non so cosa pensare, Filicudi è sempre stata nota per la sua tranquillità, so soltanto che ho subito un grossissimo danno proprio adesso che si dovrebbe lavorare» dice. Anche ad Alicudi si registrano eventi sinistri. Minacce per due residenti Bartolomeo Taranto e Italo Palermo. «Evidentemente la nascita della mia azienda potrebbe infastidire qualcuno» spiega Taranto. La serie di intimidazioni nelle isole minori delle Eolie comincia ad aprile con il ritrovamento di un gatto impiccato alle travi di un'abitazione in cui risiedeva un tecnico della "Di Bella Costruzioni" di Catania.

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giovedì 16 luglio 2009

FILICUDI. BOOM DI VENDITE. È INIZIATA LA FUGA?


(da Eolie News B.L.)"Aumenta sempre piu' il numero dei villeggianti che vogliono vendere le proprie case". Lo ha riferito il giornalista Gianfranco Ballardin, ex inviato del "Corriere della Sera" che ha casa a Pecorini. "L'isola - ha aggiunto - negli ultimi anni si è andata sempre piu' trasformando, purtroppo in peggio e i turisti continuano a fuggire. Tra le località prescelte vi sono quelle del ragusamo: mare bello e costo della vita alla portata di tutti...".

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martedì 14 luglio 2009

FILICUDI, CARABINIERI IN AZIONE. UN DENUNCIATO PER L'UCCISIONE DEL GATTO 'ZINGALES' E RECUPERATA UNA MACINA TRAFUGATA


(di Salvatore Sarpi) Individuato dai carabinieri dell'isola di Filicudi l'uomo che nel marzo scorso avrebbe appeso un gatto morto, legandolo per le zampe posteriori, alle travi della tettoia della casa dove risiedeva temporaneamente C.M. il geometra di una impresa catanese impegnata nella sistemazione e riqualificazione(su appalto comunale) dei siti archeologici di Filobraccio e Capo Graziano. L'isolano D. S. -ritenuto da carabinieri l'autore del gesto tipicamente mafioso- è stato denunciato in stato di libertà. Gli uomini del maresciallo Fabio Scardino hanno anche denunciato S.F. e C.S., il primo di Filicudi, il secondo di Vulcano. I due, in concorso tra loro, avevano asportato dall'area archeologica sita nei pressi di Capo Graziano una "macina" dell'inizio '900. Si tratta, tra l'altro, dell'unica macina del gruppo che si trovava sui fondali. Il resto si trova sulla scogliera. Il reperto è stato caricato su un furgoncino ed imbarcato su una nave diretta a Vulcano. Resisi conto dell'accaduto i carabinieri di Filicudi hanno contattato i colleghi di Vulcano e all'arrivo della nave nell'isola c'erano i militari dell'Arma sul molo. La macina è stata recuperata e i due segnalati alla competente autorità giudiziaria.Infine gli uomini del maresciallo Fabio Scardino hanno sequestrato una piccola cava abusiva nell'isola di Alicudi. Realizzata da ignoti in località "Sgubbio" si estendeva per circa 50 metri quadri.

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lunedì 13 luglio 2009

FILICUDI, BENZINA E DIESEL A PREZZI STRATOSFERICI

foto di CyboRoZ

Anche quest'anno il rifornimento di carburante di Filicudi si conferma come il più caro d'Italia. Il prezzo della benzina verde infatti si attesta sugli 1,800 euro al litro mentre il gasolio è offerto a 1,700 euro al litro, come confermato dalla foto. Che dire? La legge lo consente e fino a quando esisteranno le attuali condizioni di "monopolio" non resta che arrivare a Filicudi con il serbatoio ben pieno e sperare che duri il più possibile. Come direbbe qualcuno era peggio quando sull' isola non esisteva rifornimento e si vendeva la benzina di contrabbando, quindi usate con parsimonia l'acceleratore oppure, se avete buone gambe, godetevi le splendide mulattiere di Filicudi.
A tutti un augurio di una piacevole e rilassante estate!

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lunedì 6 luglio 2009

FILICUDI. ORA BASTA, SCENDIAMO TUTTI AL PORTO!

Furti, danneggiamenti, vandalismo, abusivismo edilizio, insicurezza dilagante, degrado, non ne possiamo più...

Filicudi è diventata un inferno, questa piccola isola del Mediterraneo (9,5 Kmq) abitata solo per il 10% del suo territorio sembra diventata un Bronx e come in tutti i quartieri malfamati vigono le proprie leggi in contrasto con quelle volute dalla società civile.
L'ultimo di una lunga serie di episodi incresciosi riguarda il danneggiamento di alcuni gommoni di un imprenditore locale che ha avuto l'amara sorpresa di trovarli con i tubolari squarciati, con un danno economico di centomila euro.
Le cronache dicono che è stata presentata denuncia contro ignoti alla locale stazione dei Carabinieri: ma com'è possibile rimanere ignoti in una piccola isola in cui tutti sanno tutto di tutti?
Il comandante della locale stazione dell'arma, evidenzia l'organico insufficiente, tenuto conto che è competente per territorio anche della più piccola e remota Alicudi, dove non mancano altri episodi di microcriminalità. D'estate arrivano i turisti ma anche i rinforzi per i carabinieri così l'organico raggiunge le sei unità, ma la mancanza di conoscenza del territorio e l'inesperienza delle giovani leve vanificano ogni sforzo per il controllo e la prevenzione. L'isola è in subbuglio, i locali hanno paura di perdere turisti (unica fonte di reddito dell'isola). I turisti con le case di proprietà non ci stanno più a vivere nella più completa illegalità e già cominciano a pensare di vendere i loro beni per trasferirsi altrove. Il Maresciallo Scardino allarga le braccia e dice "faccio quel che posso" e forse comincia a contare i giorni in cui andrà definitivamente via dall'isola maledetta in cui non riesce a ottenere nessun risultato.


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Un fallimento completo delle istituzioni compresa la Chiesa dove persino l'acquisto delle campane (del campanile ristrutturato) acquistate con una raccolta di fondi tra emigrati originari dell'isola è oggetto di insinuazioni perché manca la contabilità ed i soldi sono spariti. L'ultimo parroco, estraneo ai fatti, dopo un breve periodo ha chiesto di essere trasferito nella vicina e più civile isola di Salina. Per non parlare "dulcis in fundo" della scuola elementare in cui le insegnanti sono bersaglio di continui attacchi e denunce spesso immotivate dai genitori dei pochi alunni che vorrebbero gestirla a modo proprio.
Un territorio con una struttura sociale così alterata meriterebbe un osservatorio in grado di elaborare regole condivise che siano premessa di un progetto di informazione e formazione per gli enti locali competenti con programmi articolati, pratici ed aderenti alle singole realtà. Una scuola dove il sapere legato al territorio, si conservi e si trasmetta alle nuove generazioni e alle etnie che si inseriscono nella società eoliana.
Nella sostanza è necessario un presidio o scuola del territorio in cui il "soggetto" è la dimensione cellulare di un sistema auspicato di luoghi in cui si possa leggere, documentare, discutere, confrontare, elaborare.
Tutto quanto è territorio: la storia delle genti, la memoria dei viventi, l'evoluzione del paesaggio, i problemi dell'emigrazione. Senza queste premesse poco potranno fare quattro o sei carabinieri allo sbaraglio in una realtà controversa con scarsi mezzi e poca competenza, se non allargare le braccia nella speranza che domani è un altro giorno.

Carlos Bertolotto



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domenica 5 luglio 2009

FILICUDI, BARCA A VELA CONTRO GLI SCOGLI. FERITI SEI TURISTI.


E' di tre feriti, di cui uno abbastanza grave, il bilancio dell'incidente verificatosi ieri intorno alle 20,00 nel mare di Filicudi dove la "Fado", una barca a vela di 30 metri, battente bandiera inglese è andata a finire sugli scogli della "Secca dello Stimpagnato". Sull'imbarcazione, che proveniva da Palermo ed era diretto al porto dell'isola, vi erano 10 persone a bordo.
Subito dopo l'incidente sono immediatamente scattati i soccorsi coordinati dalla sala operativa della Guardia Costiera di Lipari da Andrea Amato. I tre feriti, di nazionalità portoghese, sono stati trasportati alla guardia medica e dopo le prime cure sono stati trasferiti con l'elicottero del 118 al Policlinico di Messina. Il più grave ha riportato un trauma cranico, ferite al viso e sospette fratture. Altri tre turisti che hanno riportato lievi ferite sono stati medicati e dimessi. Sul posto è anche giunta la motovedetta CP 566 della Guardia Costiera di Lipari (comandante capo Massimo La Fauci, sottocapi Salvo Tindaro e Massimo Giannetto) che ha seguito l'evolversi della situazione sino a quando il natante, che non ha riportato gravi danni, ha raggiunto il porto di Filicudi.

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