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sabato 30 maggio 2009

GISBERT LIPPELT- LOW COST LIFE. MOSTRA FOTOGRAFICA A ROMA



Da giovedì 28 maggio 2009, e fino a domenica 02 agosto 2009, è possibile ammirare presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma lo splendido reportage fotografico di Carlo Bevilacqua dal titolo 'Gisbert Lippelt Low Cost Life'. Un'esposizione che occupa un posto di rilievo all' interno del 'FotoGrafia Festival Internazionale di Roma'.
Gisbert Lippelt Low Cost Life, è una slide show di un nuovo lavoro di Carlo Bevilacqua sull’ ecosostenibile vita di GIsbert Lippelt , un ex-ufficiale tedesco di navi da crociera di lusso che da quasi quarant’anni anni vive in una grotta di Filicudi, sarà proiettato al Palazzo delle Esposizioni di Roma in occasione della grande collettiva fotografica sul tema della Gioia curata dal direttore artistico del FotoGrafia Festival Internazionale di Roma Marco Delogu.

Gisbert Lippelt
Gisbert Lippelt, padre magistrato e mamma architetto, ex-ufficiale di navi da crociera di lusso tedesche, nato e cresciuto a Gottingen, 38 anni fa si è innamorato delle Isole Eolie, e in particolar modo di Filicudi.
Correva l’anno 1968 , l’elegante prua dell’Hamburg, una delle più lussuose navi da crociera tedesche, fendeva le placide acque del Mediterraneo. A districarsi tra le secche e le sporgenze rocciose dell’arcipelago eoliano c’era lui, Gisbert Lippelt, allora capitano appena ventenne. Gli bastarono quattro ore di navigazione nello specchio di mare su cui si affacciano le sette isole per decidere di rinunciare alla prospettiva di una brillante carriera e stabilirsi a Filicudi.
Gisbert, oggi sessantunenne, abita sull’isola da ben trentotto anni, circondato dall’affetto dei filicudari, che lo considerano ormai uno di loro.




Appena arrivato sull’ isola ha cominciato il viaggio indietro nella storia, o per certi versi si potrebbe dire verso il futuro.
Gisbert ha scelto come ”maestri” gli anziani contadini dell’isola e studiando il loro modo di soppravvivere, ha scavato nella roccia una grotta in una parte remota del isola con la vista sul vulcano di Stromboli, su Salina e Alicudi. Gisbert vive raccogliendo l’acqua piovana, le erbe. Gli fanno compagnia la luce delle candele e il fuoco vivo ( u’ fochereddu come lo chiama lui in un improbabile siciliano con l’accento tedesco.
La vista del vulcano di Stromboli in eruzione sostituisce per lui il teatro e le gallerie d’arte. Si nutre di ciò che cresce intorno a lui. Il problema dei soldi e delle bollette non esiste: i primi non sono necessari perchè quet’ultime non arrivano. Gisbert è diventato esperto di archeologia e della storia delle isole. Gisbert conosce sentieri segreti e vecchie cisterne d’acqua, grotte nascoste con antichi strumenti di lavoro lasciati li per secoli da chi ha preferito, o dovuto, lasciare l’isola.
Non consuma elettricità, non sporca, anzi recupera e ricicla ciò che altri buttano via per regalargli una nuova funzione, raccoglie l’acqua piovana, si nutre di ciò che raccoglie o pesca; fa la pasta, il pane, il caffè. Per cucinare utilizza un fornello con una parabola che concentra i raggi del sole, senza la schiavitù del gas; legge , disegna, dipinge... e incontra tanta gente. Un nuovo progetto: costruire una grande zattera gallegiante con delle bottiglie di plastica riciclate. Le sta raccogliendo in una spiaggia di FIlicudi. Gisbert non è un eremita. Perfettamente integrato nella vita di Filicudi vanta anche amicizie di tutto rispetto. Una lunga amicizia lo ha legato ad Ettore Sottsas, o a ad altri artisti che hanno scelto Filicudi come propria casa ideale.
Gisbert Lippelt ha fatto la sua scelta trentotto anni fa. Le Isole Eolie nel frattempo sono state “scoperte” dai vip da Milano e Roma, le cui ville macchiano il paesaggio. La vita è diventata agiata e maggior parte dei contadini locali hanno dimenticato le loro radici. Tutti vivono di speculazione e di turismo.
Stranamente, il tedesco Gisbert è uno dei pochi che ricorda i valori e i modi di vivere della vecchia civiltà contadina, dove una volta le persone vivevano in sintonia con la loro terra. Paradossalmente, quasi tutto quello che lui ha copiato da quella civiltà (le leggi che hanno funzionato benissimo per secoli), oggi è illegale.
Gisbert è tollerato e “perdonato” dalle autorità locali che mettendo a fuoco la sua eccentricità, dimenticano, volontariamente, di fare le domande più serie.
Testo di Lada Alekseychuk (lada_alekseychuk@tiscali.it)

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