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venerdì 30 ottobre 2009

EOLIE. 350 MILA EURO GRAZIE AI TURISTI


Anche quest’anno sono stati incassati dal Comune di Lipari circa 350 mila euro con il ticket pagato dai turisti sbarcati alle Eolie. Una cifra per nulla insignificante in questi tempi di crisi e che evidenzia un afflusso consistente di turisti nell'arcipelago eoliano durante la recente stagione estiva. Il ticket del valore di 1euro viene incassato direttamente dalle compagnie di navigazione che assicurano i collegamenti marittimi da e per le Eolie e anche dai titolari dei pontili galleggianti per quel che riguarda i diportisti. Mentre chi questa estate ha voluto provare l'ebbrezza di avventurarsi nella scalata dei crateri di Stromboli e Vulcano ha dovuto pagare la tassa di 3 euro. Il dato è stato comunicato dal dirigente del settore Economia e finanze Francesco Subba. Il sindaco Mariano Bruno nella veste di Funzionario delegato per l’emergenza (perenne) ha gia’ previsto interventi per oltre 320 mila euro. La maggior parte delle somme e’ destinata a interventi di manutenzione di strade, e 55.200 euro saranno spesi per arginare la tracimazione dei torrenti. Tra gli altri impegni finanziari, il servizio autobotte a Vulcano 17.528 e il pagamento del lavoro straordinario a ispettori della polizia municipale. Ci auguriamo che una parte di questi soldi arrivi anche a Filicudi che, da troppo tempo ormai, necessita la messa in sicurezza di strade e sentieri.

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giovedì 29 ottobre 2009

BELQUIS ZAHIR, UNA PRINCIPESSA A FILICUDI

da un articolo di strettoindispensabile
Nell’isola ha ritrovato le sensazioni provate da bambina nel suo Paese. Il suo volto è quello di tante donne trasformate in fantasmi dai Talebani.
C’era una volta, in un regno molto lontano, una piccola principessa allegra e spensierata, che si divertiva a giocare a nascondino nel palazzo del re. Ma un giorno, uno dei tanti, appare di colpo uno zio cattivo che in un battibaleno s’impadronisce del regno e del trono del caro nonnino.Fu così che Belquis Zahir, ancora una bimba, si ridestò improvvisamente dal mondo incantato della monarchia, come vogliono le favole, per ritrovarsi con la sua famiglia in cerca di un riparo e di accoglienza in un altro Paese.In questa storia, che non è invenzione, ma cruda realtà: per Belquis infatti, nipote dell’ultimo re dell’Afghanistan, nonostante siano trascorsi 30 anni tutto questo è ancora un incubo da dimenticare. Oggi la principessa, che di principesco non osa ostentare nulla se non l’eterea grazia dei lineamenti e la nobile natura del suo animo. Belquis coltiva vari interessi e nel cassetto conserva oltre il titolo regale un certificato di architettura per interni, conseguito alla Thecnical school di Londra.
Anelli, scultura e lettini pakistani (sdraie annodate in corda), sono i suoi prodotti manufatturieri dove etnicità afghana e gusto prettamente «Belquisiano» si fondono bene.
Dopo l’Inghilterra e i fiori irlandesi, la Thailandia e le sue palafitte, i Caraibi e le sue spiagge bianche infarinate di cocco, Filicudi è la sua terra di conquista. Belquis oltre a conquistare la gente isolana ha comprato anche una casa in antico stile eoliano che ha arredato da sola. Al posto del «Palmento» ha realizzato un’ampia cucina in muratura con tanto di dispensa riposta nel pozzetto in cui andava a finire l’uva pigiata. Il bagno invece sostituisce la cucina; l’antico focolaio è stato soppiantato da un lavandino, un misto tra una fonte battesimale e un pezzo di fontana, la parete conica del comignolo è percorsa da un lungo specchio di valore con due lampadari che fanno da cornice.
Dulcis in fundo; la pancia del forno che ormai non serve più a cuocere il pane è un’accogliente cabina in cemento per rilassarsi ritualmente sotto una doccia calda.
Perché a Filicudi?
«Anni fa, quando venni ospite di un mio carissimo amico, ho subito ricevuto una calorosa sensazione di sintonia con il paesaggio naturale e vi ho intravisto una somiglianza, per certi aspetti, alla mia terra d’origine.
Poi ho provato a trascorrervi un periodo più lungo durante l’inverno ed il risultato fu quello di averci “ piantato le tende”. Filicudi a primo impatto può generare panico e insicurezza.
A me l’isola ha fatto pensare al grembo di una madre che coccola e veglia sul suo bambino. Mi sento protettae al sicuro dall’inquinamento acustico, dalla globalizzazione, come tendenza ad assomigliarci tutti e dalla frenesia della vita».
Ti capita di annoiarti?
«Assolutamente no. Filicudi è un microcosmo da cui puoi osservare il cielo stellato e i cicli lunari per intero da qualunque finestra della tua casa, senza la trappola dei palazzi attorno».
Come sono i filicudari?
«Il clima è caldo come gli stessi isolani, forse grazie al sole: altrove le persone tendono ad essere tristi a causa di pioggia e freddo. Poi qui si ha più tempo per se stessi. Il rapporto con la gente è splendido.
Mi piacerebbe mangiare e ballare insieme, come si faceva una volta anche qui».
Cos’è l’Afghanistan per te?
«Manco da quasi trent’anni, ma il pensiero è lì e il mio sogno è che si dia fine per sempre alle guerre civili.Penso che per superare i problemi dell’Afghanistan di oggi si dovrebbe lottare prima contro l’analfabetismo.
L’integralismo islamico fa infatti leva sull’incapacità di moltissimi fedeli di leggere le scritture del corano. Lì non sta scritto ciò che invece viene imposto loro con la forza, specie alle donne».
Gabriella Federico

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martedì 27 ottobre 2009

FILICUDI. ANCORA MASSI SULLA STRADA PER PECORINI MARE. OGGI VERTICE COMUNE - PROTEZIONE CIVILE

da Gazzetta del Sud
Paradiso d'estate, purgatorio d'autunno, inferno d'inverno. Poveri abitanti delle isole minori, povera Filicudi dimenticata sul fronte dei trasporti marittimi; abbandonata, dopo la clamorosa fuga di qualche settimana fa, su quello dei soccorsi sanitari dalla Croce rossa e sempre più a rischio per automobilisti e scooteristi per quelle strade interessate, con allarmante frequenza, da frane di veri e propri macigni. Si parlerà anche di questo nel corso del vertice di Protezione civile che si svolgerà questa mattina al palazzo di via Falcone e Borsellino, per fare il punto di tutte le emergenze presenti nell'arcipelago alla presenza tra gli altri del responsabile provinciale ing. Bruno Manfrè. Frattanto non resta che registrare un altro intervento della provvidenza lungo la martoriata provinciale Pecorini-Pecorini mare. Intorno alle 18,00 di sabato, per l'esattezza, grossi massi del peso di alcuni quintali si sono staccati dalla parete rocciosa che sovrasta l'arteria. Letteralmente miracolati due giovani rispettivamente, a bordo di un motorino e di un'autovettura i quali stavano percorrendo la strada in entrambi i sensi di marcia. Sul posto sono subito intervenuti i Carabinieri al comando del maresciallo Fabio Scardino, i quali hanno nuovamente interpellato gli organi competenti.

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lunedì 26 ottobre 2009

CALCIO. TERZA CATEGORIA. PAREGGIO AMARO PER IL FILICUDI

1-1 è il risultato della partita che vedeva fronteggiarsi il Filicudi e la Social Romettese nello stadio Franchino Montenapoleone di Lipari. Un risultato che va certo stretto al Filicudi che dopo essersi portato in vantaggio ha visto vanificare i propri sforzi in pieno tempo di recupero. Al 93' infatti la Romettese trovava il gol del pareggio su calcio d'angolo. Pareggio anche nel derby eoliano tra Stromboli e Malfa.

I risultati della 2° Giornata di campionato di Terza Categoria girone Me/A

Pompei - Peloro 1 - 3
Stromboli - Malfa 2 - 2
Venetico - Contesse 1 - 6
C. Rometta - Messina S. 1 - 0
Filicudi - S. Romett. 1 - 1
Robur - M. Audace 3 - 5
Zafferia- Canneto rinviata

Classifica

Contesse 6
Peloro Annunziata 6
Città di Rometta 4
Messina Sud 3
MessinAudace* 3
Social Romettese 2
Malfa* 1
Stromboli* 1
Filicudi 1
Canneto** 0
Zafferia** 0
Robur 0
Pompei* 0
Venetico 0


*una partita in meno
**due partite in meno


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venerdì 23 ottobre 2009

ANCORA SOCCORSI IN MOTO APE ALLE EOLIE

A Filicudi è ancora vivo il ricordo dell'episodio occorso una decina di giorni fa all'insegnante dell'isola, Angela Scaramuzzino che con una frattura scomposta di tibia e perone è stata trasportata con mezzi di fortuna al porto in attesa dell'aliscafo perchè l'ambulanza destinata al soccorso sull'isola era stata inspiegabilmente fatta imbarcare il giorno 10 ottobre alla volta di Milazzo. Così come è accaduto per l'automezzo di stanza a Vulcano. Tutto ciò nonostante una delibera del Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana della Sicilia prevedesse la presenza sulle isole di Panarea, Vulcano e Filicudi dal 15 giugno al 30 dicembre circa. (Vedi documento
http://www.crisicilia.it/progetti/progettoeolie2009.zip). A nulla sono servite le proteste, tardive, del sindaco Mariano Bruno all'assessore alla Sanità siciliana Massimo Russo. È di ieri la notizia riportata dall'agenzia Ansa dell'ennesimo soccorso da terzo mondo a Panarea. Un uomo, di 46 anni, si è ferito gravemente in un incidente stradale e per trasportarlo all’elipista i soccorritori hanno dovuto ricorrere all’utilizzo di una motoape in quanto l’ambulanza in dotazione al presidio medico, dopo 16 mesi, risulta ancora guasta. Il medico di guardia ha dovuto chiamare due volontari del posto per tenere ferma la lettiga, che rischiava di scivolare in strada, sul cassone del mezzo e per tenere la flebo del paziente. L’uomo è stato trasferito con l’elicottero del 118 all’ospedale Piemonte di Messina ed è fuori pericolo.

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giovedì 22 ottobre 2009

LA CASA EOLIANA. ESEMPIO DI ECOCOMPATIBILITÀ

foto di Adriano Bacchella

Le case antiche in stile eoliano venivano costruite con i materiali esistenti: la calce idrata che era leggera e facile da trasportare con le navi e veniva usata con la sabbia per fare la malta, le pietre del posto, pali di castagno o di abete per i travi. I muri esterni erano spessi e costruiti a sacco, le case più antiche avevano uno strato esterno di pietre e malta di calce e dentro lo spessore, a volte anche di cm. 80 o 100, terreno e pietre, mentre i solai avevano una tecnica particolare: travi posti a cm. 40 l'uno dall'altro, stuoie di canne sui travi, uno strato di pietre, malta di calce e sabbia battuta bene e che diventava dura e compatta come cemento armato.Una curiosità costruttiva è l'antisismicità che era stata ottenuta nelle costruzioni: fondazioni fatte con pietre "vive" (cioè particolarmenti pesanti e dure), mura a sacco con pietre vive, terreno, malta e solai con strato di pietre "morte" (cioè leggere e friabili). In questo modo la casa aveva una base pesante, mura robuste e solaio leggero e poteva "galleggiare" sul terreno in caso di scosse. Alcune delle case più antiche, anche su due livelli, avevano mura più spesse e fondazioni a volte profonde appena cm.30. Lo stile eoliano era semplice e pratico: - cubi perfettamente squadrati e facilmente costruibili; - all'esterno i cubi venivano ingentiliti con i "rifasci", bordi a sbalzo di colori diversi posti sui lati della casa e delle porte, oppure con sculture, sempre in malta, poste sul tetto e che rappresentavano dei capperi; - le case potevano essere ampliate aggiungendo altri cubi a seconda delle necessità della famiglia semplicemente costruendo tre pareti ed appoggiando il nuovo solaio su un lato dell'esistente; - le pareti spesse consentivano di trattenere il calore prodotto con il braciere d'inverno e rendevano le camere fresche in estate; - all'interno della camera più importante c'era un piccolo soppalco (mezzanino) che veniva utilizato per conservare i cibi; - il bagno, piccolissimo, era fuori della casa per motivi d'igiene, conteneva solo un sedile di muratura ed un foro che andava dritto nel pozzo nero sottostante in modo che non fosse necessaria l'acqua per scaricare, ma si usava la calce viva per disinfettare; - la cucina era generalmente piccola e costituita da una fornacella a due o tre fuochi ed aveva quasi sempre un forno per il pane, a volte due forni, uno grande il pane ed uno piccolo per i dolci. Nelle case più ricche la cucina era grande e sul forno c'era un soppalco dove era possibile dormire d'inverno al calore generato dal forno; - all'esterno della casa c'era il terrazzo con le panche (bisuoli) in muratura, colonne (pulera) che sostenevano un pergolato a vite, il lavatoio, la vasca per la tintura delle reti, la cisterna da cui attingere l'acqua piovana che veniva raccolta per caduta dai tetti; - la bocca della cisterna era sempre di lato al lavatoio e questo, essendo posto all'esterno, consentiva il recupero dell'acqua utilizzata per lavare per innaffiare l'orto antistante il terrazzo; - c'erano due tipi di magazzini: la pinnata ed il palmento. La pinnata era un magazzino dove riporre gli attrezzi ed era costituita da un solaio appoggiato ad una parete della casa o semplicemente ad un muro ed aperta su almeno un lato . Il palmento era il posto dove si pestava e si raccoglieva il vino con un ingegnosissimo sistema di torchiatura con leve e massi che consentiva a pochissime persone di fare una mole di lavoro enorme.


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mercoledì 21 ottobre 2009

FILICUDI. FURTO D'ACQUA AL PORTO. ARMATORE ASSOLTO


(Gazzetta del Sud) Un armatore di Milazzo, Marcello Taranto, di 35 anni, è stato assolto dal giudice monocratico di Lipari, Ennio Fiocco, dall'accusa di furto di ben 5 mila litri di acqua potabile che sarebbe stata prelevata - secondo l'originaria accusa - dalla rete idrica pubblica e che serve l'attracco delle navi nel porto dell'isola di Filicudi. Taranto, difeso dall'avv. Paolo Pino del Foro di Barcellona, al comando della nave ammiraglia dell'omonima flotta della società di famiglia, la "Taranto Navigazione", che effettua regolarmente minicrociere alle Isole Eolie, era finito nei guai il 21 luglio del 2004 perché sul molo di Filicudi era stato trovato un tubo steso fino ad una delle fontane di proprietà comunale.
Da un accertamento fatto nell'immediatezza dei fatti fu stabilito che la motonave di cui era comandante l'imputato aveva sottratto 5 mila litri di acqua, anche perché - secondo l'accusa - la motobarca che aveva a bordo 12 passeggeri aveva il dissalatore di bordo guasto. Nel processo che ha mandato assolto l'imputato, il difensore avv. Paolo Pino, ha dimostrato che l'armatore, pur avendo avuto a bordo delle difficoltà per il gusto del dissalatore, non aveva rubato l'acqua mentre invece aveva prestato ad altra imbarcazione che ne aveva bisogno il tubo ritrovato sul molo e attraccato alla fonte pubblica. Di diverso parere era stato il pubblico ministero d'udienza Francesco Cannavò, il quale aveva chiesto la condanna dell'imputato a sette mesi di reclusione. Il processo si è però concluso con l'assoluzione piena. (l.o.)

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martedì 20 ottobre 2009

FILICUDI CALCIO. ESORDIO AMARO

Comincia con una sconfitta il campionato di Terza Categoria per il Filicudi che ha come unico obiettivo la promozione a Seconda dopo che l'anno scorso ha visto sfumare le proprie ambizioni ai play-off. Il Peloro Annuziata si è imposto sulla squadra filicudara con un 2 a 1 al termine di una partita combattutta fino alla fine.
Di seguito riportiamo il calendario:

MD Data Orario Risultato
1 18/10/2009 15:30 Peloro Annunziata - Filicudi 2 - 1
2 25/10/2009 12:00 Filicudi - Social Romettese
3 01/11/2009 12:00 Pol. Pompei - Filicudi
4 08/11/2009 12:00 Filicudi - Messina Sud
5 15/11/2009 12:00 Zafferia - Filicudi
6 22/11/2009 12:00 Filicudi - Contesse
7 29/11/2009 12:00 Stromboli Scirocco - Filicudi
8 06/12/2009 12:00 Filicudi - Messina Audace
9 13/12/2009 12:00 Robur - Filicudi
10 20/12/2009 12:00 Filicudi - Pol. Malfa
11 17/01/2010 12:00 Venetico - Filicudi
12 24/01/2010 12:00 Pol. Canneto - Filicudi
13 31/01/2010 12:00 Filicudi - Pol. Città di Rometta

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venerdì 16 ottobre 2009

EOLIE. IL SINDACO PROTESTA PER L'ABBANDONO DELLA CROCE ROSSA

"Improvvisa chiusura postazioni di Croce Rossa nelle isole di Vulcano e Filicudi" è l'oggetto della nota che il sindaco di Lipari Mariano Bruno ha inviato all'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo.

IL TESTO:

Questa Amministrazione chiede di sapere se la S.S. è stata messa a conoscenza della grave improvvisa decisione della Croce Rossa Italiana di abbandonare, sì proprio abbandonare, le isole di Vulcano e Filicudi, portandosi via suppellettili ed ambulanze, dopo essere stata ospitata nelle strutture messe a disposizione nelle stesse isole. La prontezza dell’Ispettore Capo di P.M. Li Volsi, il quale si è messo in contatto con alcuni responsabili della Croce Rossa, ha consentito, quantomeno, che l’ambulanza a Vulcano potesse essere trattenuta, diversamente da quanto è avvenuto nell’isola di Filicudi. In atto, in quest’ultima, dove è stato svolto un ottimo servizio durante il periodo estivo, gli ammalati vengono trasportati con un furgone di carattere commerciale della struttura denominata “Villa La Rosa”. L’episodio denunciato, a fronte delle concrete difficoltà rappresentate, potrebbe fare intravedere una interruzione di servizio di pubblica utilità, creando gravi carenze d’intervento sanitario a danno dei cittadini, in dispregio anche delle norme costituzionalmente sancite a tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. Nelle isole medesime vi sono soggetti disponibili a seguire corsi di volontariato, quindi in grado di potere assicurare adeguati interventi. Si chiede, pertanto, alla S.S. di volere intervenire urgentemente, impartendo disposizioni a che sia ridestinata un’ambulanza nell’isola di Filicudi, già penalizzata per diverse criticità comuni alle altre isole, onde restituire tranquillità ai suoi abitanti. Certamente, non vanno trascurate le difficoltà in cui versano, in atto, le isole di Panarea e di Stromboli alle quali sono state assegnate dal Comune di Lipari - Protezione Civile - due ambulanze mai prese in carico dalle strutture sanitarie, nonostante le reiterate richieste, e che, nel momento del soccorso, fanno emergere problemi riguardo alle responsabilità nella conduzione degli automezzi in parola. Si impone, quindi, per tutte le isole un servizio di volontariato che miri a formare gruppi locali che, all’occorrenza, possano anche espletare servizio di pronto soccorso e d’emergenza previa dotazione di mezzi e strumenti adeguati.


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lunedì 12 ottobre 2009

FILICUDI. L'AMBULANZA PER TURISTI SE NE VA E SI RITORNA AL SOCCORSO "FAI DA TE". AUGURI DI PRONTA GUARIGIONE MAESTRA!

(Peppe Paino) L'estate è finita... andate in pace. Non è un ironico slogan di fine stagione quanto un'eloquente metafora sulle attuali condizioni di vita nelle isole minori del Comune di Lipari dopo la bella stagione . Allo stato di precarietà dei trasporti marittimi, si aggiunge adesso una vera e propria emergenza: manca, infatti, chi si occupa dei soccorsi sanitari in due isole.
Da sabato pomeriggio, infatti, a Filicudi e Vulcano i pochi residenti non hanno neanche diritto a fruire del servizio svolto nei mesi scorsi, tra non poche difficoltà, dalla Croce Rossa. Gli addetti hanno , infatti, lasciato, si sostiene su precise disposizioni provenienti da Palermo, i rispettivi presìdi di Pecorini Mare a Filicudi e della Guardia Medica a Vulcano per imbarcarsi sui mezzi marittimi per Milazzo. A Vulcano, addirittura, il sindaco, durante il viaggio di ritorno dai funerali di Messina per le vittime dell'alluvione, ha fatto in tempo ad avvisare il vigile urbano Sergio Li Volsi, il quale , quantomeno, è riuscito a bloccare l'ambulanza, trasferita nuovamente al presidio isolano ma intoccabile se non da personale autorizzato. A Filicudi la comunicazione è purtroppo giunta in ritardo. Il vigile era in servizio a Lipari e i carabinieri hanno saputo della "fuga" solo dopo la partenza della nave. E, ieri, domenica, si è visto cosa può accadere: una delle due maestre, A. S., si è fratturata la caviglia ed è stata trasferita dai medici di guardia in braccio fino all'imbarco sull'aliscafo per Lipari. Isola nella quale ha dovuto attendere, accompagnata dal marito, un altro mezzo veloce per Milazzo per il successivo trasferimento in ospedale.
Su tutte le furie il presidente della Circoscrizione di Filicudi, Giovannino Rando, il quale ha fatto l'impossibile per soddisfare anche le più banali richieste degli operatori allocati nella sede comunale. E non l'ha presa affatto bene il sindaco Mariano Bruno che, prima dell'estate, si era prodigato, attraverso la Croce Rossa per risolvere gli antichi problemi del soccorso nelle due isole.
«Quanto avvenuto - ha dichiarato il primo cittadino - è inconcepibile. Non rispetta le intese raggiunte con l'ex presidente della Cri, D'Alcontres, il quale aveva assicurato che tali strutture sarebbero rimaste nelle isole quanto meno fino alla fine dell'anno ed avrebbero assicurato un servizio di formazione e di informazione ad un gruppo di volontari locali, i quali avrebbero poi curato il servizio nelle due isole. Partirà - ha annunciato il sindaco - una formale protesta nei confronti degli attuali responsabili i quali non hanno sentito nemmeno il dovere di affrontare le autorità locali . In particolare - ha avvertito Bruno - il servizio con ambulanza dovrà essere immediatamente ripristinato nell'isola di Filicudi perché altrimenti si crea di fatto una turbativa dell'ordine pubblico, configurandosi anche una possibile omissione di soccorso con mezzi adeguati.
A Panarea, intanto, un altro "soccorso vergogna". Un uomo di 70 anni, di Napoli, ha accusato un blocco intestinale. In assenza di un'autoambulanza, è stato caricato sul cassone di una motoApe e trasportato all'elipista.

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giovedì 8 ottobre 2009

FILICUDI STYLE. CASA FRANCO


foto di Adriano Bacchella





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mercoledì 7 ottobre 2009

FILICUDI. ANCORA TRE TARTARUGHE MARINE IN DIFFICOLTA'


Tre esemplari di tartaruga Caretta caretta, in apparente difficoltà, sono stati recuperati ieri pomeriggio nel tratto di mare compreso tra Filicudi e Alicudi. Le testuggini sono stati individuate al largo del monumentale faraglione de "la Canna". Secondo quanto riferisce il giornalista Peppe Paino, avvistate dal giovane Antonello Berenati in barca con alcuni amici sono state caricate a bordo per le difficoltà accusate, secondo i soccorritori, nell'immersione. Le Caretta caretta sono state, quindi, precauzionalmente trasferite al porto in attesa dell'aliscafo che le portasse a Lipari. Giunte sull'isola sono state quindi consegnate alla Guardia Costiera che questa mattina le ha inviate, sempre a bordo di un altro aliscafo, a Messina per poi essere trasferite molto probabilmente nel Centro Provinciale Recupero Tartarughe Marine di Comiso (RG). La Caretta caretta è la tartaruga marina più comune del Mar Mediterraneo. La specie è fortemente minacciata in tutto il bacino del Mediterraneo e ormai al limite dell'estinzione nelle acque territoriali italiane.


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lunedì 5 ottobre 2009

FILICUDI. FRANA SULLA STRADA PER PECORINI

Una frana a Filicudi ha parzialmente interrotto la strada che collega il Porto con la località di Pecorini Mare. Lo smottamento si e’ veriticato in località Pecorini tra i giorni di venerdì e sabato ed ha investito la strada che e’ stata transennata dalla Protezione Civile giunta sull’isola la domenica. Per fortuna durante i due smottamenti non transitavano mezzi o persone e nella zone non sono presenti abitazioni. Rimangono sull’asfalto due enormi massi staccatisi dal costone che ostruiscono buona parte della carreggiata rendendo perciò possibile il transito solo a mezzi di piccole dimensioni. Nell’isola si e’ recato anche il dirigente del Comune di Lipari Nico Russo per una ricognizione. Gli abitanti hanno sollecitato un urgente intervento da parte della Provincia per mettere in sicurezza il costone e per riaprire la strada.

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PERSORSI ALLA SCOPERTA DEI SENTIERI DELLE EOLIE


Torna, dall'11 ottobre al 13 dicembre, la sesta edizione di "Conosci le tue isole?", programma di escursioni per isolani e visitatori organizzato dall'associazione Nesos di Lipari.
Confidando in un autunno clemente, l'associazione Nesos di Lipari invita ospiti e isolani a partecipare alla sesta edizione di “Conosci le tue isole?”, un programma di escursioni alla scoperta dei sentieri e della natura delle Eolie, accompagnate da guide AIGAE.
La manifestazione, che avrà inizio domenica 11 ottobre e si concluderà domenica 13 dicembre, si articola in sette tappe che toccheranno Lipari, Salina, Vulcano, Filicudi e Panarea, alla scoperta dello straordinario patrimonio paesaggistico e naturalistico, lungo le vecchie strade comunali e i sentieri delle riserve.
Oltre che un’occasione di incontro per gli appassionati del trekking e della natura, il programma vuole essere uno stimolo alla conoscenza, al recupero e alla valorizzazione della rete sentieristica delle isole, che rappresenta una importantissima risorsa per le comunità isolane e per il turismo, purtroppo soggetta da tempo a un generale abbandono e a un profondo degrado.
Informazioni e programma completo su http://www.nesos.org/

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venerdì 2 ottobre 2009

FILICUDI. IL SINDACO A PECORINI PROMETTE UN INTERVENTO RAPIDO


Apprendiamo dal sempre ben informato Peppe Paino che questa mattina il sindaco Mariano Bruno si è recato a Filicudi per vedere con i propri occhi lo stato in cui versa l'approdo di Pecorini. I respingenti del molo, ormai deteriorati, non garantiscono più un ormeggio sicuro agli aliscafi che rischiano di danneggiare le ali. Nei giorni scorsi, in più di un'occasione il comandante dell'aliscafo è stato costretto a far eseguire le operazioni di sbarco-imbarco ormeggiando di prua, assumendosi delle grosse responsabilità.
Ricordiamo che l'approdo di Pecorini risulta fondamentale nei casi in cui condizioni meteomarine avverse impediscano l'attracco al Porto. Il punto di attracco laterale del porto di rifugio di Pecorini sarà sistemato al più presto. Lo ha assicurato il sindaco Mariano Bruno dopo il sopralluogo effettuato (con la presenza del tecnico Renzo Giunta e dell'imprenditore edile Antonio Scafidi) nella struttura che necessita da tempo di alcune quanto fondamentali modifiche per essere pienamente agibile. Sarà liberato da alcuni scogli anche il fondale sottostante affinchè le operazioni dei mezzi veloci si compiano nella più assoluta sicurezza. I lavori saranno effettuati con i fondi del ticket. E non saranno gli unici, afferma il sindaco.

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giovedì 1 ottobre 2009

ABUSIVISMO EDILIZIO ALLE EOLIE. DEMOLITA MAXI VILLA A PANAREA


Una villa panoramica abusiva e' stata demolita a Panarea, l'isola piu' mondana delle Eolie, dopo una luna controversia. L'immobile, di 180 metri quadrati, era stato realizzato da un uomo di Messina sette anni fa nell' esclusiva localita' di Drautto che si trova nella zona sud di Panarea. Oltre ad offrire una splendida spiaggia (cala Zimmari l'unica di sabbia dell'isola e dove un tempo venivano a deporre le uova le tartarughe "caretta caretta") e i resti di un villaggio preistorico (nell'altipiano del Milazzese), a Drautto vi è quella che da molti viene considerata la baia più bella dell'arcipelago delle Eolie: CalaJunco.
Dopo i rilievi dei tecnici comunali e della polizia municipale di Lipari, era stata emessa ordinanza di demolizione ma il proprietario aveva fatto ricorso al Tar di Catania, che lo avva accolto. Per definire la 'querelle' la Regione aveva anche nominato un commissario straordinario, Mario Sacco.
Il dirigente Biagio De Vita e il responsabile dell'Ufficio Illeciti del Comune di Lipari Claudio Beninati - però - avviarono nuovamente l'iter e inviarono un'altra ordinanza di demolizione stavolta notificata entro i novanta giorni previsti dalla legge ed eseguita dal proprietario della villa 'fuorilegge' che ha provveduto all'abbattimento a sue spese. Sono in totale una quarantina i fabbricati abusivi demoliti finora nelle Eolie, inserite nella lista Unesco del patrimonio dell'umanita'. Per altri immobili 30 sono in corso le procedure amministrative.

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