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giovedì 22 ottobre 2009

LA CASA EOLIANA. ESEMPIO DI ECOCOMPATIBILITÀ

foto di Adriano Bacchella

Le case antiche in stile eoliano venivano costruite con i materiali esistenti: la calce idrata che era leggera e facile da trasportare con le navi e veniva usata con la sabbia per fare la malta, le pietre del posto, pali di castagno o di abete per i travi. I muri esterni erano spessi e costruiti a sacco, le case più antiche avevano uno strato esterno di pietre e malta di calce e dentro lo spessore, a volte anche di cm. 80 o 100, terreno e pietre, mentre i solai avevano una tecnica particolare: travi posti a cm. 40 l'uno dall'altro, stuoie di canne sui travi, uno strato di pietre, malta di calce e sabbia battuta bene e che diventava dura e compatta come cemento armato.Una curiosità costruttiva è l'antisismicità che era stata ottenuta nelle costruzioni: fondazioni fatte con pietre "vive" (cioè particolarmenti pesanti e dure), mura a sacco con pietre vive, terreno, malta e solai con strato di pietre "morte" (cioè leggere e friabili). In questo modo la casa aveva una base pesante, mura robuste e solaio leggero e poteva "galleggiare" sul terreno in caso di scosse. Alcune delle case più antiche, anche su due livelli, avevano mura più spesse e fondazioni a volte profonde appena cm.30. Lo stile eoliano era semplice e pratico: - cubi perfettamente squadrati e facilmente costruibili; - all'esterno i cubi venivano ingentiliti con i "rifasci", bordi a sbalzo di colori diversi posti sui lati della casa e delle porte, oppure con sculture, sempre in malta, poste sul tetto e che rappresentavano dei capperi; - le case potevano essere ampliate aggiungendo altri cubi a seconda delle necessità della famiglia semplicemente costruendo tre pareti ed appoggiando il nuovo solaio su un lato dell'esistente; - le pareti spesse consentivano di trattenere il calore prodotto con il braciere d'inverno e rendevano le camere fresche in estate; - all'interno della camera più importante c'era un piccolo soppalco (mezzanino) che veniva utilizato per conservare i cibi; - il bagno, piccolissimo, era fuori della casa per motivi d'igiene, conteneva solo un sedile di muratura ed un foro che andava dritto nel pozzo nero sottostante in modo che non fosse necessaria l'acqua per scaricare, ma si usava la calce viva per disinfettare; - la cucina era generalmente piccola e costituita da una fornacella a due o tre fuochi ed aveva quasi sempre un forno per il pane, a volte due forni, uno grande il pane ed uno piccolo per i dolci. Nelle case più ricche la cucina era grande e sul forno c'era un soppalco dove era possibile dormire d'inverno al calore generato dal forno; - all'esterno della casa c'era il terrazzo con le panche (bisuoli) in muratura, colonne (pulera) che sostenevano un pergolato a vite, il lavatoio, la vasca per la tintura delle reti, la cisterna da cui attingere l'acqua piovana che veniva raccolta per caduta dai tetti; - la bocca della cisterna era sempre di lato al lavatoio e questo, essendo posto all'esterno, consentiva il recupero dell'acqua utilizzata per lavare per innaffiare l'orto antistante il terrazzo; - c'erano due tipi di magazzini: la pinnata ed il palmento. La pinnata era un magazzino dove riporre gli attrezzi ed era costituita da un solaio appoggiato ad una parete della casa o semplicemente ad un muro ed aperta su almeno un lato . Il palmento era il posto dove si pestava e si raccoglieva il vino con un ingegnosissimo sistema di torchiatura con leve e massi che consentiva a pochissime persone di fare una mole di lavoro enorme.

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