Pagine

sabato 16 gennaio 2010

BUON VENTO IVAN


SONO SOLAMENTE PASSATO DALL’ALTRA PARTE:
E’ COME SE FOSSI NASCOSTO NELLA STANZA ACCANTO.
IO SONO SEMPRE IO E VOI SIETE SEMPRE VOI.
QUELLO CHE ERAVAMO PRIMA GLI UNI PER GLI ALTRI LO SIAMO ANCORA.
CHIAMATEMI CON IL NOME CHE MI AVETE SEMPRE DATO,CHE VI E’ FAMILIARE;
PARLATEMI NELLO STESSO MODO AFFETTUOSO CHE AVETE SEMPRE USATO.
NON CAMBIATE TONO DI VOCE, NON ASSUMETE UN’ARIA SOLENNE O TRISTE.
CONTINUATE A RIDERE DI QUELLO CHE CI FACEVA RIDERE,
DI QUELLE PICCOLE COSE CHE TANTO CI PIACEVANO QUANDO ERAVAMO INSIEME.
PREGATE, SORRIDETE, PENSATEMI !
IL MIO NOME SIA SEMPRE LA PAROLA FAMILIARE DI PRIMA:
PRONUNCIATELO SENZA LA MINIMA TRACCIA D’OMBRA O DI TRISTEZZA.
LA NOSTRA VITA CONSERVA TUTTO IL SIGNIFICATO CHE HA SEMPRE AVUTO:
E’ LA STESSA DI PRIMA, C’E’ UNA CONTINUITA’ CHE NON SI SPEZZA.
PERCHE’ DOVREI ESSERE FUORI DAI VOSTRI PENSIERI E DALLA VOSTRA MENTE, SOLO PERCHE’ SONO FUORI DALLA VOSTRA VISTA ?

NON SONO LONTANO, SONO DALL’ALTRA PARTE, PROPRIO DIETRO L’ANGOLO.
RASSICURATEVI, VA TUTTO BENE.
RITROVERETE IL MIO CUORE, NE RITROVERETE LA TENEREZZA PURIFICATA.
ASCIUGATE LE VOSTRE LACRIME E NON PIANGETE, SE MI AMATE:
IL VOSTRO SORRISO E’ LA MIA PACE.

Sant’ Agostino di Ippona

2 commenti:

  1. Onorato di averti potuto apprezzare...onorato di poter esserti stato vicino...onorato di aver contato qualcosa nella tua esistenza...

    RispondiElimina
  2. Grazie Ivan.
    Mi mancano le sue telefonate.
    Ogni tanto vorrei che il telefono squillasse e fosse lei, per sentire la sua voce e chiaccherare un po della nostra amata isola e di come avremmo potuto aiutarla.
    Cercherò di fare tesoro delle nostre conversazioni e dei suoi insegnamenti.
    Ancora grazie, per tutto.
    roberto

    RispondiElimina