
(Peppe Paino) «Ora c'è il percorso archeologico subacqueo da completare e va definita meglio la perimetrazione dell'area di Capo Graziano, dal punto di vista cartografico e della concreta visibilità ai natanti. A tal proposito stiamo studiando un sistema che consenta attraverso una cima e delle boe di segnalare e far capire al natante che quella è una zona interdetta». Queste le dichiarazioni del Soprintendente del Mare, prof. Sebastiano Tusa, profondo conoscitore dei tesori sommersi di Filicudi, tanto da aver avviato l'anno scorso, proprio nell'area dei re

la domanda è chi possiede l'attrezzatura e la capacità tecnica di scendere a 58 metri di profondità a Filicudi? la ricchiedda sicuramente no! uno meno.
RispondiEliminain effetti non dev'essere così complicato scartarne molti..e il cerchio si riduce di molto..evidentemente c'è troppa poca voglia di giustizia però!
RispondiEliminaUhm...e se...stavolta non fossero Filicudari? .................
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